Terence Hill si appresta a diventare il nuovo volto televisivo dell’Alto Adige.
E’ protagonista di “Un Passo dal Cielo”, la serie televisiva in 12 puntate diretta da Enrico Oldoini e prodotta dalla Lux Vide di Ettore e Matilde Bernabei in collaborazione con Rai Fiction, che andrà in onda su Rai Uno nella prossima stagione.
Terence Hill è Toni, capo della squadra del corpo forestale di una piccola cittadina di montagna, dove si è ritirato in cerca di pace dopo che un brutto incidente ha messo fine al suo leggendario passato di scalatore.
Personaggio a lui speculare è Vincenzo (interpretato da Enrico Ianniello), poliziotto napoletano in carriera infastidito dall’eccessiva tranquillità del luogo e dalla dilatazione dei tempi operativi.
I due uomini si trovano a condividere gli stessi alloggi annessi alla caserma che ospita temporaneamente la Polizia e la Forestale.
La location è nei pressi del Lago di Braies, mentre San Candido è il luogo dove si muove il protagonista , che ha fatto della difesa della vita e della natura la sua missione.
Terence Hill e Enrico Ianniello sono affiancati da Katia Ricciarelli, Francesco Salvi, Gaia Bermani Amaral.
“Volevamo realizzare una serie imperniata sul concetto della conservazione della natura, che si differenziasse dai tanti prodotti televisivi che normalmente rappresentano molti aspetti del degrado”, afferma il produttore esecutivo della Lux Vide, Daniele Passani.
“Con l’Alto Adige c’è stata un’attrazione fatale. C’erano delle scene tagliate per essere girate lì, è una zona dove abbiamo trovato sia una natura meravigliosa che collaborazione e ospitalità “.
L’ambientazione è funzionale all’intreccio narrativo.
Infatti, la profonda conoscenza che Toni ha dei boschi e delle montagne, gli permettono di risolvere i casi, laddove la polizia si muove invece con più difficoltà .
“Le professionalità locali sono state molto utili per lo sviluppo della storia, gli artigiani del legno ad esempio, hanno realizzato per noi bellissime sculture e hanno anche istruito Terence Hill. Il protagonista, infatti, ha proprio quest’hobby.”
Le riprese della serie non hanno soltanto valorizzato la cultura e le abilità del territorio, ma hanno anche contribuito alla formazione. “Abbiamo puntato “” conferma il produttore esecutivo – sull’individuazione di professionalità che avessero già una formazione di base, reclutandole fra le varie realtà che gravitano intorno alla scuola di documentari Zelig, e le abbiamo avviate alla tecnica della fiction, che risponde a modalità diverse rispetto a quelle del documentario o delle piccole pubblicità .”
Le riprese della serie tv si sono svolte per 6 settimane a giugno e altre 6 a settembre (fino metà ottobre), entrambe precedute da 4 settimane di preparazione.
Con una troupe di 40 persone, “a cui si sono aggiunti circa 20 tecnici locali, tra location manager, assistenti alla regia, assistenti ai costumi, al trucco, elettricisti, circa 700 generici e una trentina di attori locali” precisa Alessandro Tonnini, organizzatore generale.
Le location, oltre al lago di Braies e San Candido, sono Prato Piazza, Dobbiaco e Ponticello.
“Un Passo dal Cielo” conta su un budget di 8,5 mln di euro, di cui 1,5 mln arriveranno dalla BLS non appena il fondo di sostegno sarà attivo:
” Il sostegno “” tiene a puntualizzare Passani – rappresenta una quota incrementale” che ha permesso di realizzare “un prodotto che avesse un profilo più alto in termini di location e spettacolarità :siamo riusciti a portare a casa del materiale straordinario dal punto di vista della bellezza, della luce. E abbiamo molto apprezzato la semplicità dell’ approccio con le amministrazioni locali, l’alleggerimento della burocrazia”.
“Si percepisce “” conclude il produttore – che l’ Alto Adige ha scommesso sulla qualità “.