Organizzazione impeccabile, ricchezza e qualità dei film proposti, costi ridotti al minimo.
E’ piuttosto compatto il giudizio degli operatori sulla scorsa edizione dell’European Film Market online svoltosi dall’1 al 5 marzo: sostanziale soddisfazione dunque, al netto, certo, della considerazione, anche questa unanime, che le trattative e le negoziazioni con i clienti debbano per loro natura svolgersi in presenza, essendo il contatto umano uno degli elementi costitutivi di chi per mestiere vende, acquista film o decide di produrne.
“La congiuntura epidemica ci costringe a far tesoro della tecnologia digitale e non è escluso che parte del nostro futuro di professionisti dell’industria audiovisiva ne sia profondamente investito.
Tuttavia, credo che la maggior parte di noi “professionals” sia convinta che il fermento di un mercato in presenza resti un elemento costitutivo del nostro lavoro.” Dice Pier Paolo Zerilli di Medusa
“Il mercato on line di Berlino era necessario, ed è stato utile. per contatti e accordi e per essere anche aggiornati su come ogni territorio sta reagendo alla situazione e su quali sono le previsioni di riaperture cinema in ogni paese.” Commenta Francesca Breccia, responsabile vendite e acquisti di Coccinelle.
A questo proposito, nota Giulia Casavecchia, responsabile delle vendite di True Colours, “abbiamo notato segnali di timidissimi di ripresa, dovuti soprattutto alla riapertura delle sale in alcune zone: il distributore americano, Film Movement ha acquisito il nostro film Palestinese-Giordano-Italiano “200 Metri”, proprio grazie alla riapertura delle sale a New York.”
“Ottima l’organizzazione: sono stati puntuali nelle informazioni, l’uso della piattaforma era molto semplice e diretto e le proiezioni non hanno avuto problemi, – afferma Raffaella Pontarelli, responsabile delle vendite e della produzione di Amarena Films, – abbiamo ricevuto l’interesse di alcuni buyers: quelli di loro che non sono riusciti ad assistere al market screening stanno attualmente visionando i contenuti.”
Pollice in su anche per quanto riguarda gli screenings:
“Alcuni buyer hanno affermato che sono riusciti a vedere molti più film in questa edizione che nelle edizioni fisiche”, aggiunge Breccia. È d’accordo Monica Ciarli, alla guida dell’International Office di Minerva: “Gli screening hanno tutti funzionato molto bene. Ovviamente i clienti molto interessati chiedono di ricevere il link, ma comunque la “attendance” è stata mediamente alta Ci sembra che anche i buyer si siano abituati ai mercati virtuali e che allo stesso tempo abbiano trovato più fiducia nel mercato, quindi sono interessati al prodotto in maniera attiva.”
Rincara la dose Marco Valerio Fusco, a capo delle acquisizioni e produzioni di Intramovies:
“Gli screening online sono stati incredibilmente affollati, quasi più – si potrebbe dire – di quello che normalmente avviene per gli screening fisici. Tanto affollati che per il film “Brother’s Keeper” di Ferit Karahan (una coproduzione tra Turchia e Romania con il supporto di Eurimages) selezionato in Panorama, siamo in trattativa per molti territori. Il film ha ottenuto delle recensioni entusiastiche che hanno generato molta attenzione sul titolo e stiamo vagliando le varie proposte prima di definire.” (vedi tutte le vendite di Intramovies).
Unico piccolo appunto agli Screenings arriva da Laura Bortolozzi, responsabile degli acquisti per Rai Gold: “è stato difficile seguirli, vista la breve durata del mercato e il fatto che ci fosse un orario preciso per le proiezioni, come se fossimo in presenza. Magari tenerle libere, o dare la possibilità di recuperarle per almeno 48 ore sulla piattaforma avrebbe aiutato a non perdere un considerevole numero di proiezioni.”
Risultati decisamente migliori rispetto alle altre manifestazioni online e anche ad alcune in presenza per True Colours, come rileva Giulia Casavecchia:
“Rispetto ai mercati virtuali precedenti, è stato un mercato “vivo” e molto partecipato. L’affluenza alle nostre 16 proiezioni è stata ottima, con una media di 45 persone per proiezione e picchi che hanno raggiunto anche le 80 persone (affluenza nettamente superiore a quella dei mercati in presenza).
Siamo riusciti a totalizzare 150 appuntamenti via Zoom (più di 100 per le vendite ed i restanti per i Festival), che considerati i tempi da “nausaea da conference calls”, è davvero un bel traguardo.” (vedi tutte le vendite di True Colours).
Valuta positivamente l’organizzazione del mercato Andrea Di Girolamo, Sales Manager di Filmexport Group, anche se, precisa, “minori costi non significa necessariamente maggiori benefici”. E aggiunge: “Mi sarebbe molto piaciuto ritrovare una piattaforma come quella sperimentata dall’American Film Market, con la possibilità di spostarsi fra i diversi livelli virtuali dell’hotel che erano tematici, dedicati ad esempio ad un genere specifico o a una categoria professionale, o fra i tavoli dei vari paesi. In questo modo potevi fare anche quegli incontri inaspettati che sono propri dei mercati in presenza.”
“Il nostro bilancio sull’EFM è senz’altro positivo, siamo riusciti a portare a termine diverse vendite e in altri casi siamo in pieno follow up. – Afferma Cosimo Santoro di The Open Reel. -Il titolo di nostra produzione “È solo nella mia testa” (RIFF awards e Capri Hollywood 2020), diretto da Marius Gabriel Stancu, è stato acquistato da Outplay per Francia e territori di lingua francese, dopo essere stato venduto a DEKKOO per Nord America, Regno Unito e Irlanda e Tongariro per la Polonia. “Coalesce” (Cannes e Busan 2020) è stato venduto ad Ariztical Entertainment per il territorio Nord Americano e a Portico Media per Asia del Sud e del Sud Est.”
Avrà la sua premiere al BFI FLare di Londra (dal 17 al 28 marzo) “Boy Meets Boy”, che è stato comprato da Peccadillo Pictures per UK e Irlanda e da Optimale per Francia e territori di lingua francese. “A Stormy Night”, presentato allo scorso festival di Malaga, è stato venduto ad Ariztical Entertainment per il territorio Nord Americano.
Le vendite di Minerva Pictures riguardano “Glassboy”, acquisito da Studio Hamburg (Germania) e Uzengija (Macedonia), “Weekend”, venduto in Giappone a Trasformers e a nei paesi baltici e CIS (IV Production). “The Shift” è stato comprato da New Select in Giappone, dalla francese Koba Films (che ha acquistato anche “It was a dark night”) e dalla tedesca Lighthouse (assieme a “A bunch of Bastards”).
“Short Cut” si vedrà in America Latina grazie a MGM e in Slovenia con POP TV che da Minerva ha acquisito anche “From the Vine” e “Burraco Fatale”. Quest’ultimo titolo è stato venduto anche a Inflight Rights di Singapore, ed è in trattativa per altri territori.
iUVIT Media Sales ha venduto il film polacco “The last loner” a Transformer, per la distribuzione nelle sale giapponesi, e quattro titoli a Multivisionnaire, per la distribuzione a Taiwan: “By night’s end” (USA), “The final blade” (Cina), “Tainted Gateaway” (Australia) e “Lampor the flying coffin” (Indonesia). FrontRow Entertainment ha pre-acquistato, per i territori MENA, i film statunitensi “Unto the Son” e “Something to Hide”.
“Durante l’EFM, abbiamo attivato dei progetti di coproduzione con Germania e Spagna e siamo in trattativa d’acquisto con alcuni clienti tedeschi e statunitensi.” Dice Alessia Ratzemberger, CEO di ADR Distribution.
“Abbiamo finalizzato alcune trattative già iniziate, ne abbiamo una ancora in corso, e abbiamo realizzato alcuni acquisti” : positivo il bilancio del mercato anche per Antonio Medici di Bim Film.