direttore Paolo Di Maira

BERLINO/Il Festival fa crescere il PIL

Crescono di anno in anno i visitatori stranieri della Berlinale, visitatori che, secondo lo studio effettuato dalla Investitionsbank di Berlino, hanno a disposizione una discreta quantità di tempo e denaro. Lo studio distingue fra i frequentatori professionisti e i cosiddetti “turisti della Berlinale”.

Nel 2012 circa 19300 professionisti (di cui 3825 giornalisti) si sono trattenuti a Berlino in media da quattro a dieci giorni con un budget giornaliero che va da 230 a 300 euro, e generando un giro d’affari di circa 30,7 milioni di euro.
Sono circa 100 mila, invece, i “turisti’ della Berlinale” (conteggiati su un totale di 300 mila biglietti acquistati): il tempo di permanenza a Berlino va da 2 a 3 giorni, la spesa giornaliera si aggira intorno ai 199 euro.
Questi 100 mila (72 mila provenienti da Berlino, 4 mila dalla regione di Brandeburgo, 18 mila dal resto della Germania e 6 mila dall’estero) hanno prodotto un impatto economico di 11,5 milioni di euro.
Se a questi si aggiungono tutte le spese per i servizi e le prestazioni messe in moto dalla Berlinale (affitto di cinema, studi di sincronizzazione, studi fotografici, agenzie di pubblicità, forze di sicurezza etc), che producono un giro d’affari di 24 milioni di euro, si arriva alla cifra di 66,2 milioni di euro, che sono le ricadute primarie che il festival genera sulla città.

Queste a loro volta generano delle ricadute supplementari, dirette e indirette (rilevate con l’aiuto di un modello econometrico) che vanno ad incidere su altri aspetti della politica economica, quali lo sviluppo e l’occupazione, e che sono state calcolate su un arco di tempo di 5 anni, in considerazione del fatto che, essendo la Berlinale un appuntamento fisso dell’anno, alcuni benefici economici delle passate edizioni si vanno poi a spalmare su quelle future.
Nel 2012 la Berlinale ha contribuito alla crescita del PIL cittadino per 84 milioni di euro. Si stima che nel 2016 la cifra salirà a 122 milioni.

 

Dal 2007 al 2010 si è registrata a Berlino un aumento dell’affluenza al cinema del 4,9%, e la città rappresenta un’eccezione se paragonata alle altre città tedesche che contano più di 500 mila abitanti (tra l’altro, nel 2010,il giro d’affari dei cinema è cresciuto a Berlino dello 0,9%, mentre a livello federale la diminuzione media complessiva è stata del 5,7%).
C’è da dire, inoltre, che questo lasso temporale ha visto anche momenti bui per il cinema berlinese, soprattutto per molte salestoriche della zona Ovest che hanno dovuto chiudere.
I cinema chiudono, ma la gente vuole andare al cinema, a Berlino. Sarà perché è una fra le città tedesche (dopo Dresda e Lipzia) dove i prezzi dei biglietti sono più convenienti?
O forse per quel potente collante che anche la Berlinale ha contribuito a creare fra il cinema e la città, compresi tutti i quartieri dove ormai da tre anni e con grande successo, estende il suo tappeto rosso?

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