L’Italia è presente nella compagine produttiva di due dei cortometraggi in Concorso a Berlinale Shorts di quest’anno. Già passato alla scorsa edizione de Lo Schermo dell’Arte di Firenze, e prodotto dal suo direttore, Leonardo Bigazzi (per Tak Studioworks), è After Colossus di Timoteus Anggawan Kusno, che mette al centro la scoperta, da parte di un gruppo di ricercatori, di un archivio di documenti misteriosi che rivelano un progetto militare segreto in cui i bambini delle zone rurali venivano prelevati e sottoposti a esperimenti e indottrinamenti. Il contesto è quello che segue il collasso del del regime autoritario di Suharto nel 1999, immerso in un’isteria di massa attorno alle uccisioni di presunti stregoni.
Traumi collettivi e le conseguenze della guerra sono temi anche di Prekid vatre (Ceasefire), documentario di Jakob Krese (co-produzione fra la tedesca Majmun Films, l’italiana Zero Stress Production e la slovena Pótem) su una donna, Hazira, sopravvissuta a Srebrenica, che ha passato gli ultimi 29 anni in un campo rifugiati nel suo stesso paese, cercando di riannodare le fila della propria vita e di venire a patto con il trauma.

L’impatto del passato sul presente raccontato anche attraverso l’uso degli archivi è un elemento che ricorre anche in altre opere in selezione. Altri temi sono la riflessione sull’automazione digitale della vita di ogni giorno, madri amorevoli e controllanti, giovani donne in crisi e ragazze forzate a adattarsi ad un mondo adulto.
“Sarà un’edizione ricca di ritratti, sia nella finzione che nei documentari e nell’animazione. Incontreremo individui che ci porteremo dentro per un bel po’ di tempo.” Ha dichiarato Anna Henckel-Donnersmarck, direttrice di Berlinale Shorts.
Per celebrare il 75° anniversario della Berlinale, il festival rispolvera anche sei gemme del suo archivio. Fra questi, anche Vilaine fille mauvais garçon (Two Ships) il corto che fece incontrare alla Berlinale Justine Triet e Sandra Hüller, regista e attrice di Anatomia di una Caduta. Era il 2012 ela Hüller era membro della Giuria dei Corti. Nel 2011 invece, vinse l’Orso d’Oro Paranmanjang (Night Fishing), firmato dai due fratelli Park Chan-wook e Park Chan-kyong, conosciuti anche come PARKing CHANce.
Saranno 13 i partecipanti italiani fra i 201 selezionati da 62 paesi per le giornate di Berlinale Talents, dal 15 al 20 febbraio. Il programma di workshops, discussioni pubbliche e conferenze ruoterà attorno al tema Ascoltare coraggiosamente: Narrazioni cinematografiche in tempi di Dissonanza.
Sono: i produttori Olga La Montanara, Serena Alfieri, Giada Mazzoleni; i registi e sceneggiatori Francesco Manzato, Alessandro Grande, Anita Rivaroli; il regista e direttore della fotografia Michele Sammarco; la distributrice e curatrice Federica Pugliese; la compositrice Ginevra Nervi; l’audience designer Giacomo Rossini; gli scenografi Marta Morandini e Andrea Vigoni (come la Pugliese e la Mazzoleni basato nel Regno Unito); il direttore della fotografia Lorenzo Casadio Vannucci.
É italo-canadese Luis de Filippis, vincitrice del Premio Speciale della Giuria a Sundance con il corto Per Nonna Anna e che, durante la produzione del suo Something You Said Last Night, ha iniziato il Trans Film Mentorship, che offre a cinque giovani trans e/o non binari, un programma di formazione, mentorship, e esperienza pagata sul set.