Inizia a tempo di Rock la 58esima edizione della Berlinale, che il 7 febbraio aprirà i battenti con l’anteprima mondiale di “Shine a Light”, il docufilm di Martin Scorsese sui Rolling Stones, che saranno presenti alla serata a fianco del regista.
E prosegue a tempo di pop, con Madonna schierata nella sezione Panorama, che ospiterà , fra le prioezioni speciali, la sua “Filth and Wisdom”.
E fra musica e titoli di richiamo (fra cui “There will be blood” di Paul Thomas Anderson, “S.O.P. Standard operating procedures” di Errol Morris, “In Love we Trust” di Wang Xiaoushuai, “Kirschbluten” di Doris Dorrie), si delinea una presenza italiana di tutto rispetto, sicuramente superiore all’anno scorso.
Sono due i titoli in concorso, “Caos Calmo” di Antonello Grimaldi e “Hearth of Fire” di Luigi Falorni, tratti entrambi dai due romanzi omonimi (rispettivamente, di Sandro Veronesi e di Senait Mehari).
Grimaldi, che era già stato a Berlino con “Il Cielo è sempre più blu” nel 1996, è in gara con una storia incentrata sul rapporto fra il padre e una figlia e un lutto difficile da elaborare, interpretata Nanni Moretti, Alessandro Gassmann, Isabella Ferrari e Valeria Golino.
Il film, che uscirà nelle sale italiane, distribuito da 01, l’8 febbraio, è prodotto da Fandango, in collaborazione con Rai Cinema, Portobello Pictures e Phoenix Film Investment.
Dopo aver sfiorato l’Oscar con “La Storia del Cammello che piange”, Falorni entra in concorso con “Hearth of Fire”, che narra la terribile infanzia in un campo di addestramento dei ribelli del Fronte di liberazione dell’Eritrea di Senait Mehari, cantante tedesca di origine eritrea.
Il film l’anno passato aveva già avuto una sorta di “battesimo berlinese”, era infatti uno dei progetti del co-production market, una coproduzione austro-tedesca.
E anche quest’anno il mercato diretto da Sonja Heinen ospiterà un film italiano in cerca di partner, “Le ragazze di Albuquerque” di Anna Di Francisca.
Dopo 46 anni (nel 1962 vinse l’Orso d’argento con “Salvatore Giuliano”), Francesco Rosi tornerà a Berlino dove, la sera del 14 febbraio, gli verrà conferito l’Orso d’Oro alla Carriera.
Nel corso della manifestazione saranno proiettati 13 film del regista, “classici del cinema politico impegnato”, come li ha definiti il direttore della Berlinale, Dieter Kosslich.
E il cinema d’impegno civile emerge anche dalle tre proposte italiane della sezione Panorama.
Un viaggio nell’Italia omofoba, fra i dibattiti, le opinioni e le manifestazioni scaturiti dalla discussione generale al Senato sui Dico: “Improvvisamente l’inverno scorso” ne è il risultato, un documentario autobiografico realizzato da Gustav Hofer e Luca Ragazzi, coppia nella vita oltre che sul set.
Ancora un viaggio a quattro mani: è “Corazones de mujer” di K.Kosoof, il nome d’arte collettivo dei due registi e produttori Davide Sordella e Pablo Benedetti.
Il film, girato con la macchina in spalla, racconta una storia vera: quella di un sarto travestito di origine marocchina e di una promessa sposa araba che deve recuperare la verginità perduta, e a cui il sarto doveva cucire il vestito per il matrimonio.
Dall’Italia i due faranno un viaggio in Marocco insieme ai registi, alla ricerca della parte più vera di loro stessi, oltre le apparenze che coprono la sessualità nel mondo arabo.
Il film è prodotto da 011Films.
Una tendenza che sembra emergere dal cinema giovane è quella dell’abbandono (in certa misura) del cinema sperimentale a favore di forme narrative più classiche, in alcuni casi più dimostrative.
E’ l’esempio di “Sonetaula” di Salvatore Mereu: la storia di un ragazzo sardo che per ribellione sceglie di diventare un bandito.
Ambientato fra la fine degli anni “˜30 e gli anni ’50, il film, tratto dal romanzo di Giuseppe Fiori, uscirà nelle sale il 7 marzo con Lucky Red e andrà in onda su Raiuno in due puntate (esiste una versione televisiva più lunga).
“La terramadre”, film dell’esordiente Nello La Marca che racconta le storie parallele di un italiano e di un migrante clandestino, sarà presentato all’interno della sezione Forum, mentre nella sezione dei cortometraggi ci saranno “Giganti” di Fabio Mollo, “Impermanent” di Mario Rizzi e “Teat Beat of Sex”, l’animazione di Signe Baumane.
L’Italia sarà infine rappresentata da Elio Germano, che parteciperà alla cerimonia delle Shooting Stars, dedicata alle giovani promesse del cinema europeo.
Presiederà la giuria internazionale il regista Costa Gavras.