A “Gloria”, del regista cileno Sebastián Lelio, il film che aveva entusiasmato pubblico, critica e buyers (in Italia è stato acquistato da Lucky Red), è andato l’Orso d’Argento alla migliore attrice (Paulina García), il premio della Giuria Ecumenica e quello dell’associazione dei cinema indipendenti tedeschi (Guild of German Art House Cinemas).
Il Grand Premio della Giuria è invece di Danis Tanović e del suo “An Episode in the Life of an iron Picker”, che conquista anche l’Orso d’Argento per l’interpretazione maschile (Nazif Mujić) e la Menzione Speciale della Giuria Ecumenica.
Il miglior regista è David Gordon Green con “Prince Avalanche”, remake di “Either Way”, film islandese che vinse il Torino Film Festival nel 2011, mentre Jafar Panahi con “Pardé” conquista l’Orso d’Argento per la migliore sceneggiatura.
Il premio intitolato al fondatore del Festival Alfred Bauer è invece per “Vic+Flo saw a Bear” di Denis Coté. Menzione Speciale ex aequo a “Promised Land” di Gus Van Sant e a “Layla Fourie” di Pia Marais.
Il Premio del Pubblico di Panorama va a “The Broken Circle Breakdown” di Felix van Groeningen e, per i documentari a “The Act of Killing” di Joshua Oppenheimer.
Buona chiusura per l’European Film Market: rispetto alle stime iniziali non proprio rosee, i numeri sono piuttosto cresciuti durante i giorni del mercato: la quota dei partecipanti è salita a 7800, uguagliando quasi quella dello scorso anno, e anche i buyers sono passati da 1550 a 1691. Su 1166 screenings (816 film), ci sono state 591 anteprime di mercato; i paesi presenti erano 58, con le new entries di Singapore e Mauritius. Le Mauritius hanno lanciato alla Berlinale uno schema di incentivi fiscali (del 30%) dedicati al cinema, il secondo in Africa, dopo quello del Sud Africa.