di Paolo Di Maira
Volevo raccontare una storia, raccontare il percorso esistenziale di un gruppo di amici che, attraversando la Basilicata, attraversano un po’ se stessi. Mi piaceva questo rapporto tra due regioni poco conosciute: la Basilicata e la nostra anima”.
on “Basilicata Coast to Coast”, Rocco Papaleo “” apprezzato attore di cinema e tv – fa un doppio salto mortale: esordisce alla regia, e lo fa eleggendo a protagonista la sua terra.
Con un cast di prim’ordine “” lui stesso è interprete assieme ad Alessandro Gassman, Giovanna Mezzogiorno, e il cantante Max Gazzè, attore esordiente “” e una sceneggiatura scritta assieme a Walter Lupo, Papaleo mette in scena l’impresa di un gruppo di amici, non più ragazzi, che ricostituiscono la band di un tempo, e partono da Maratea per partecipare al festival del teatro-canzone di Policoro.
Dal Tirreno allo Ionio, due coste separate da un centinaio di chilometri; poca roba, se non fosse che questi ex ragazzi la strada la fanno a piedi.
Spiega Papaleo: “A piedi c’è quella dilatazione di cui il viaggio ha bisogno, che permette ai miei personaggi di incontrare altre persone, avere esperienze che produrranno in loro una piccola catarsi. La loro vita cambierà “.
Coast to coast: “Il riferimento alla beat generation un po’ è autoironico, un po’ è un omaggio a quello straordinario momento di poesia”.
Ma è la Basilicata il vero personaggio della storia: ” Il film “” dice ancora Papaleo a Cinema & Video International “” è intriso di lucanità : la lentezza dell’andare corrisponde alla dimensione di sospensione temporale caratteristica della regione”¦ una regione lenta. Lenta e arcaica, dove si vede sempre poca gente”.
Caratteristica attraente per un viaggiatore sofisticato, che nel film troverà una grande varietà di paesaggi: dal verde del potentino, alla zona di Matera “più arida, lunare, quasi un paesaggio western”.
Riuscirà il film ad evocare nello spettatore un turismo “lento”?
Papaleo se lo augura, e svela “un piccolo escamotage narrativo”.
Nel film Giovanna Mezzogiorno è una giornalista che segue i musicisti on the road per fare un reportage del viaggio, riprendendoli con una piccola telecamera.
“Ogni tanto “” racconta Papaleo – ognuno di noi parla alla telecamera descrivendo il territorio circostante: sono momenti in cui si parla della Basilicata con quel tanto di stravaganza che contribuisce a renderla affascinante, originale”.
Craco, per esempio: “un paese fantasma, distrutto da una frana.
Ne hanno costruito uno nuovo, ma le vecchie case sono rimaste.
Io lo descrivo dicendo: « Craco è stata abbandonata in seguito a una frana provocata dalla costruzione di una nuova rete fognaria. A me piace pensare che l’abbia rifiutata». Un rifiuto della modernità come scelta etica, poetica, che tira fuori i sentimenti di questo popolo”.
La Basilicata è stata più volte visitata dal cinema “” dal “Vangelo” di Pasolini, alla “Passione” di Mel Gibson.
Nessun timore del confronto, perché “stavolta la Basilicata non è un teatro di posa: qui fa la parte di se stessa”.
Papaleo ha cercato di raccontarla con “leggerezza profonda, naturalezza” e così vorrebbe che fosse percepita dagli spettatori.
IL MARKETING/Viaggio nei Luoghi del Film
La presenza del nome nel titolo di un film è un asso nella manica per il territorio, una leva forte per creare e gestire flussi turistici.
Esempi non mancano: da “Vicky Cristina Barcellona” di Woody Allen a “Genova” di Michael Winterbottom: in tutti e due i casi il territorio “” pur con modalità e budget molto diversi – ha scommesso sul film, intervenendo nella sua promozione.
“Scommessa”, nel caso di “Basilicata Coast to Coast”, è una parola grossa: la Regione è intervenuta finanziando poco più del 10% del budget del film ( 300 mila euro), e lo ha fatto a riprese concluse.
E’ costato 2 milioni e 400 mila euro il film di Rocco Papaleo: distribuito e coprodotto dalla Eagle Pictures (assieme a Paco Cinematografica e Ipotesi Cinema), ha usufruito del contributo di 650 mila euro da parte del MiBAC, si è avvalso di interventi di product placement ed è stato prevenduto a Sky.
In sala è dal 9 aprile, distribuito in 150 copie.
Della campagna di promozione ci parla Matteo Guerra, responsabile marketing della Eagle Pictures: “L’Apt della Basilicata ha dato un supporto fondamentale alla promozione del film (assieme anche a Total e a Shell), organizzando il concorso, pubblicizzato su tutti i media, che mette in palio quattro viaggi extra lusso in Basilicata.
I vincitori ripercorreranno le tappe attraversate dai protagonisti del film, visitandone tutte le locations.
Alla nostra campagna, poi, si è affiancata anche quella di Universal Music, incentrata sulla nuova canzone di Max Gazzé e sul relativo video musicale, girato dallo stesso Papaleo, e che contiene molte immagini del film.” ( C.M.)