Ad attrarre Panalight nella Regione, la stabilità del Film Fund e l’intenso traffico di set dell’ultimo anno – con i picchi estivi che hanno fatto sfiorare il record delle dieci produzioni – ma anche la vicinanza ai mercati di lingua tedesca e il potenziale allargamento della domanda.
“Con Panalight Südtirol l’azienda ha voluto investire ulteriormente sul territorio italiano, dove è già presente con le sedi di Roma, Milano e Bari – spiega Guido Battaglia, sales & marketing manager Panalight dallo scorso ottobre, un passato di oltre vent’anni nella divisione cinema Kodak – Abbiamo scelto l’Alto Adige perché rappresenta un nuovo polo dell’industria audiovisiva, un angolo d’Italiadove, grazie alla presenza di una Film Commission molto attiva, si girano tanti film. Ma anche perché la posizione geografica di questo territorio consente di aprire ad altri mercati sul fronte internazionale”.
Partner della nuova struttura insediata a Bolzano a cavallo dell’estate e gestita da Mauro Merlino, la società di produzione e comunicazione Helios, da dodici anni sul mercato alto- atesino: “un valore aggiunto importante, data la profonda conoscenza del territorio dei nostri partner. Insieme a loro gestiremo i nuovi spazi dove sorgono un magazzino con materiali per elettricisti e macchinisti, gruppi elettrogeni e cinemobili silenziati, un reparto macchine da presa hd, uffici e spazi attrezzati per riprese interne”.
Ma quella dell’Alto Adige non è l’unica novità di Panalight, che ha recentemente introdotto sul mercato un nuovo prodotto di origine spagnola: “Con l’acquisizione del sistema per riprese professionali Scorpio Arm – evidenzia Guido Battaglia – le produzioni italiane avranno la possibilità di usufruire di questa macchina ottimizzando i costi, perché non sarà più necessario noleggiarla all’estero. Ad oggi se ne contano tre in tutta Europa: questa è la quarta, l’unica in Italia. L’investimento non ha riguardato il solo mezzo tecnologico, ma l’impiego di una squadra certificata per l’utilizzo del mezzo, dal driver al camera operator”.
Scorpio Arm avrà base operativa nella sede di Cologno Monzese, gli stabilimenti dove Panalight Milano si è trasferita per garantire l’area del nord Italia.
“L’idea di scommettere sui mercati in via di sviluppo e di proporre mezzi tecnici di ultima generazione rientra nella strategia Panalight, che punta a rilanciare anche in un periodo di crisi come quello presente. Se guardiamo a quanto accade nel resto del mondo, ci rendiamo conto che lì il camera-car si fa ormai con mezzi come lo Scorpio Arm, con una nuova generazione di sistemi che aumentano la qualità del servizio e la sicurezza della squadra. La direzione la traccia il mercato internazionale: la forza di un noleggiatore sta anche nel capire su cosa investire. E nel farlo al momento giusto”.