É The Art of Memory è il tema della XVII edizione di Archivio Aperto, il festival di Fondazione Home Movies – Archivio Nazionale del Film di Famiglia dedicato alla (ri)scoperta del patrimonio filmici privato e sperimentale, che si svolgerà a Bologna, dal 23 al 27 ottobre, con la direzione artistica di Giulia Simi e Sergio Fant.
Ad aprire la manifestazione, l’anteprima italiana di Sulla terra leggeri, esordio alla regia di Sara Fgaier, passato in Concorso a Locarno (ne abbiamo parlato QUI).
Il Concorso Internazionale si compone 16 opere di found footage e comprende sette anteprime italiane. L’unico film italiano che concorre è Terra Nova – Il paese delle ombre lunghe in cui Lorenzo Pallotta rielabora i filmati di due spedizioni scientifiche al Polo Sud, verso il punto più estremo mai raggiunto da una nave.
Di grande attualità il film A Fidai Film del regista palestinese Kamal Aljafari (Palestina, Germania, Qatar, Brasile, Francia, 2024), che racconta della sottrazione degli archivi del Centro di ricerca palestinese da parte dell’esercito israeliano nel 1982, durante l’invasione di Beirut. Silence of Reason di Kumjana Novakova (Macedonia del Nord, Bosnia ed
Herzegovina, 2023) è realizzato con i video e le testimonianze usate come prove nel processo della Corte Penale Internazionale contro gli autori di violenze sessuali durante la guerra nell’ex Jugoslavia, il primo a considerare lo stupro e la schiavitù sessuale crimini contro l’umanità, mentre Fragments of Ice di Maria Stoianova, è una rielaborazione autobiografica familiare e storica attraverso i video amatoriali di un pattinatore
professionista ucraino in tour nel mondo, negli anni che porteranno alla fine dell’Unione Sovietica.
Tra gli Eventi speciali, Il gioco della conoscenza. Il cinema dei ragazzi di Emilio Sidoti, omaggio a un maestro pioniere del cinema a scuola i cui principi rivoluzionari furono attaccati negli anni ‘70 e difesi da artisti e intellettuali come Umberto Eco e Gian Maria
Volonté.
E la presentazione di Sguardi in camera, serie documentaria d’archivio realizzata da Home Movies e prodotta da Kiné e I Wonder Pictures sulla storia del ‘900 attraverso i film di famiglia. Si tratta di uno spin off del progetto HomeMovies100, di cui si vedranno degli estratti in anteprima il 26 ottobre.
La giornata conclusiva del festival vedrà la cerimonia di premiazione del concorso internazionale (tre i premi (al Miglior Lungometraggio, Miglior opera breve e Premio alla migliore valorizzazione degli archivi privati), assegnati da una giuria composta da dalla curatrice, montatrice e produttrice cinematografica spagnola Garbine Ortega, dalla portoghese Teresa Castro, docente di cinema presso l’Université Sorbonne Nouvelle di Parigi, e dal regista italiano Massimo D’Anolfi, autore, insieme a Martina Parenti, di più di dieci film presentati nei più prestigiosi festival e musei d’arte, fra cui l’ultimo, Bestiari, erbari, lapidari, presentato in anteprima mondiale all’ultima Mostra del Cinema di Venezia, e attualmente al cinema.
Adinolfi prenderà parte inoltre, alla tavola rotonda, parte di Archivio Aperto Professional, dal titolo L’archivio in sala (il 25 ottobre), assieme ad altri autori di alcuni film italiani recentemente distribuiti o in arrivo nei cinema, che fanno un uso originale e rilevante dei materiali d’archivio: la sopra citata Sara Fgaier, Michele Mellara e Alessandro Rossi (Arrivederci Berlinguer!, 2024, e Berchidda Live, 2023) e Andrea Segre (Berlinguer – La grande ambizione, 2024).
Alla cerimonia di premiazione, seguirà la proiezione – in collaborazione con Rai Cinema e in partnership con Biografilm Festival – del monumentale documentario Riefenstahl di Andres Veiel, appena presentato fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia.
Archivio Aperto inaugura inoltre una carte blanche curata da festival europei di cinema sperimentale contemporaneo, ospitando, sempre il 27, una selezione di cinque film brevi provenienti dalle programmazioni recenti del estival 25FPS – International Experimental Film and Video Festival di Zagabria
Tra gli eventi l’omaggio alla cineasta belga Chantal Hakerman, con la proiezione di pellicole inedite da lei girate nel 1967; e ancora quello a Carolee Schneema, cineasta e artista visiva pioniera dell’arte femminista, e Stan Brakage, costruito a partire dal loro scambio epistolare.
Per la sezione Poetry, Diaries and Novels, che ospita dal 2022 scrittori e scrittrici che trattano nelle loro opere il tema della memoria, sarà ospite al festival la scrittrice tedesca di origine ucraina Katja Petrowskaja, autrice di La foto mi guardava (Adelphi, 2024), in cui la scrittura nasce da un lento e minuzioso lavoro di osservazione e racconto di fotografie trovate nelle mostre, nei libri, nei mercatini delle pulci.
La sezione La natura dell’archivio, dedicata alla contaminazione tra archivio e mondo naturale, è dedicata all’installazione site specific dell’artista Adelaide Cioni, con i film in Super8 da lei girati nel 2019 all’interno dei Royal Botanic Gardens di Kew, vicino a Londra.