direttore Paolo Di Maira

APE/Al via la nuova Ricerca

di Valentina Malgieri*


Quattro anni fa l’APE avviava, realizzava e presentava uno studio sostenuto in collaborazione con l’ISNART e Cinecittà  Luce, sul ruolo delle società  di produzione esecutiva in Italia e sull’impatto economico delle loro attività .
La tesi che si sosteneva, e che è stata pienamente confermata al termine dello studio, tendeva a riconoscere alle produzioni esecutive le capacità  di generare nelle aree di location coinvolte dalle loro attività , economia e occupazione, valore aggiunto indiretto (in termini di notorietà ), valore aggiunto diretto “immediato” (in termini di consumi durante le spesso lunghe lavorazioni) e valore aggiunto diretto “mediato” (in termini di consumi legati al cineturismo).
Lo studio realizzato nel 2006 è tuttora uno dei punti di riferimento essenziali e un adeguato strumento di analisi per chi si trova a riflettere sulle tematiche attinenti al cineturismo, il marketing territoriale e il location management.


E’ con la stessa finalità  di fondo che l’Associazione produttori Esecutivi, l’ISNART e Cinecittà  Luce hanno siglato un nuovo protocollo di intesa, rinnovando una collaborazione che permetterà  di monitorare in che modo le interazioni tra le attività  di produzione esecutiva e la valorizzazione diretta e indiretta dei territori coinvolti abbiano agito negli ultimi anni, soprattutto in considerazione della crescente attenzione che allo stato attuale viene riservata al fenomeno cineturistico e del sistema di agevolazioni inaugurato dal varo del Decreto “Tax Credit”.

L’attività  di produzione esecutiva infatti è un volano importante per la crescita e lo sviluppo delle aree territoriali, attraverso benefici che potremmo definire sia di natura diretta che indiretta.
Pensiamo ad una produzione cinetelevisiva che decide di effettuare le proprie riprese in una qualsiasi provincia italiana: questo consentirà  nell’immediato una crescita dei valori di spesa effettuati nel territorio, proporzionati ai costi che la produzione sostiene nella location e, parallelamente, un incremento degli introiti locali, anche in ragione dell’occupazione del personale locale necessaria alla realizzazione del prodotto cinetelevisivo (Il numero di addetti ai lavori infatti, può variare in un range che nei momenti di lavorazione arriva anche a 3 mila unità  di lavoro; nel 2005 sono state almeno 177 mila le giornate di occupazione derivate dall’attività  dei produttori esecutivi, che ogni giorno occupa in media 1.266 persone).
Ipotizziamo poi che la location coinvolta per le riprese non sia una destinazione prevalentemente turistica o un territorio interessato da circuiti turistici consolidati: oltre all’indotto diretto della lavorazione, è lo sviluppo che l’area potrà  avere nel medio lungo periodo ad imporsi come fenomeno dichiaratamente interessante e redditizio.
Alcune aree del nostro paese infatti, spesso non godono della visibilità  e della valorizzazione adeguata; un prodotto cinetelevisivo può garantire in tal senso l’esportabilità  a costo zero del territorio, sia in Italia che all’estero, inaugurando dei circoli virtuosi di crescita notevoli che, se si volesse ricorrere al moltiplicatore keynesiano, si attesterebbero tra il 3/3,5% ( anche se è necessario riportare il conosciutissimo caso di Matera “” per “La Passione di Cristo” – dove il moltiplicatore ha raggiunto il picco del 4%).
Il turismo, il place placement e il product placement sono fenomeni importantissimi di valorizzazione e crescita territoriale.
L’invito, quando si abbraccia un discorso di questo tipo, è quello a sostenere strategie lungimiranti, che non fanno del guadagno immediato e dei numeri il loro unico zenit.
Investire al fine di ottenere risultati visibili solo nel medio-lungo periodo è una soluzione che  molto spesso paga.
Il circolo virtuoso che fa della produzione esecutiva il suo vettore principale e dello sviluppo territoriale uno dei suoi punti essenziali è un fenomeno importantissimo; se sostenuto da attori quali: le film commission territoriali e le istituzioni locali e nazionali – con adeguate politiche di incentivazione e effettive agevolazioni -, e se sincronizzato con azioni di co- marketing con la piccola e media impresa e le scelte degli enti e delle strutture a sostegno dell’offerta turistica sostenibile, può essere un volano eccezionale.
Si auspica che il primo passo all’avvio della ricerca possa concretamente partire nel corso dei prossimi due mesi, periodo nel quale si concentrerà  la raccolta dei dati fondamentali sulla base dei quali verranno strutturate variabili e dimensioni.


 


                                                   *Coordinatore Generale APE

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