Iniziano dalla Berlinale i festeggiamenti per i dieci anni di Maia, il programma europeo di training avanzato per produttori emergenti, supportato da Europa Creativa e promosso da Genova Liguria Film Commission: “Il Festival di Berlino sarà l’occasione per lanciare il primo workshop dell’anno che si terrà in Sardegna dal 13 al 17 aprile, in collaborazione con Sardegna Film Commission” afferma Graziella Bildesheim, direttrice di Maia, che lei stessa ha fondato nel 2005, “con l’idea di riempire dei vuoti nel panorama formativo europeo.” Vuoti che Bildesheim ha individuato grazie al suo background di produttrice, ed esperta di sviluppo di progetti, coproduzioni internazionali, distribuzione e acquisizioni: “Mi rendevo conto che esistevano essenzialmente due gap d’esperienza: uno di tipo geografico-storico, perché nei paesi mediterranei e in quelli dell’Est europeo mancavano dei corsi per produttori, intesi come costruttori e gestori di un progetto; l’altro di tipo generazionale, perché mentre i più grandi si erano già fatti esperienza in proprio imparando da zero, i più giovani non sapevano da dove iniziare. Abbiamo puntato dunque sull’avviamento della carriera del produttore, mettendo su un programma suddiviso in tre workshop formativi.”
Se il primo workshop è dedicato allo sviluppo creativo, il secondo è incentrato sulle questioni relative al diritto d’autore e sugli aspetti legali e finanziari di produzioni e coproduzioni internazionali. Si terrà quest’anno in Lituania (in collaborazione con il Lithuanian Film Centre), dal 22 al 26 giugno. Il terzo sarà a Bologna (in collaborazione con la Cineteca), dal 21 al 25 settembre e tratterà di marketing e distribuzione, “la direzione è sempre più quella del “do it yourself”, mentre dieci anni fa indirizzavamo di più verso strutture e professionisti”, continua Bildesheim, rilevando come Maia è cambiato seguendo le evoluzioni del panorama audiovisivo: “oggi c’è un lavoro importante da fare sui piccoli budget, la situazione distributiva è molto diversa, un numero crescente di piccole società porta avanti i propri prodotti attraverso operazioni di crowdfunding per coinvolgere il pubblico nella produzione e poi nella distribuzione dei film, nell’attesa che il VOD si affermi in Italia.” E’ cambiato anche il target di Maia: “I primi partecipanti erano ventenni, oppure over 50, c’erano molti direttori di produzione di paesi dell’Est, per esempio, che dopo la caduta del muro lavoravano nei service o in pubblicità, ma non avevano idea di come metter su un progetto. Nel corso degli anni l’età media si è uniformata, oggi i partecipanti hanno tra i 30 e i 40 anni, e un maggior livello di esperienza professionale alle spalle.”
Ad ogni workshop (si può partecipare anche ad uno solo dei tre) partecipano una ventina di persone, europei e non: “abbiamo avuto anche georgiani, macedoni, e a partire da quest’anno, Media ha dato la possibilità agli extraeuropei di partecipare (per una quota del 20% del totale), alla stesse tariffe degli europei.”
Molti i film di successo che hanno avuto la loro ‘gestazione’ all’interno di Maia, fra questi il documentario “Growing Up in Oil” di Sepp Brudermann, che ha recentemente vinto l’IDFA Bertha Fund, o “Waiting for August”, documentario di Teodora Ana Mihai, prodotto da Hanne Phlypo, presentato alla passata edizione di “Hot Docs” a Toronto, o ancora “Little Crushes” di Aga Dziedzic, in concorso a Rotterdam 2014.
“Ma più che sui film che girano i festival e vincono premi, – conclude Bildesheim, – un programma come il nostro, di training e coaching, misura il proprio successo soprattutto sulla base dello sviluppo professionale dei partecipanti, mi vengono in mente Alex Traila, che, dopo Maia, ha intrapreso una carriera all’interno dei mercati e adesso collabora con When East meets West, Connecting Cottbus e Sarajevo City of Films, e Ines Vasiljevic, che opera come produttrice indipendente e ha contribuito a creare KinoOkus, un Festival in Croazia dedicato al rapporto tra cinema e cibo”.
Fra i ‘figli italiani’ di Maia, il regista Fabio Mollo, Daniele Segre, Head of production di Torino Piemonte Film Commission e produttore con la società Redibis, Fabio Canepa, consulente per la Genova Liguria Film Commission, la produttrice Manuela Cacciamani, Maria Teresa Favia, già Head of Development di Fandango e ora responsabile di product placement e tax credit alla QMI di Milano.
GLFC/Sarabando punta al futuro
Inizio anno all’insegna della innovazione, come è sua cifra da un po’ di anni, per Genova-Liguria Film Commission. Una delle Film Commission italiane di più vecchia data e di più magro budget, la struttura ligure ha sempre tentato di giocare le sue carte proponendo strade nuove rispetto ad una concorrenza sempre più agguerrita e dotata di risorse. Dopo aver creato un Polo di aziende creative, che oggi conta 45 soggetti imprenditoriali con oltre 100 addetti, dopo essere diventata capofila di un progetto di formazione europeo (Maia Workshops ), Genova-Liguria Film Commission propone in questi mesi un bando molto particolare, che combina un elemento di sostegno finanziario con uno di formazione.
Per la prima volta infatti Genova-Liguria Film Commission lancia un bando per sostenere piccole produzioni audiovisive da realizzare sul territorio ligure.
La misura, del valore annuale di 30 mila euro articolata in due tranche e interamente finanziata dalla Film Commission, si chiama SaraBando (il titolo rimanda alla prospettiva concreta di bandi ancora più consistenti per il futuro).
Il bando, aperto a produttori e filmmaker di tutta Italia, ha un duplice scopo: sostenere finanziariamente le piccole produzioni in ogni fase, nonché traghettare i professionisti (liguri, ma non solo) verso un livello sempre più alto di professionalità, offrendo loro una specifica formazione per la compilazione di bandi e la definizione di budget, piani finanziari e strategie di sviluppo, produzione e distribuzione. I micro-contributi vanno da € 300 a € 3.000 e possono coprire fino all’80% delle spese dichiarate. Possono accedere ai finanziamenti progetti di corti e lunghi di finzione, documentari, cortometraggi, prodotti fiction per tv e per il web, videoclip. Il primo bando è aperto a Gennaio, il secondo intorno a giugno.