A pochi giorni dall’inizio del festival, Annecy rivela gli ultimi particolari di questa prossima, forse unica, edizione ibrida: un po’ online, un po’ on-site, dal 14 al 19 giugno. Come Cannes lo scorso anno, il più prestigioso festival internazionale del film animato è l’evento che forse ha sofferto di più le chiusure causate dalla pandemia. Come ricreare online l’atmosfera di un festival e dell’unico mercato interamente dedicato ai prodotti in animazione che raccolgono, insieme a oltre 13mila professionisti provenienti da tutto il mondo, migliaia di studenti e appassionati? Se la scorsa edizione si è svolta interamente su piattaforma, quest’anno molti meno fortunati torneranno nella bella cittadina francese dove passeggiare fra i canali che le hanno valso il titolo di Venezia savoiarda, sullo splendido lungolago, uno degli specchi lacustri più puliti d’Europa che fa da palcoscenico alle montagne circostanti, tra i vicoli del centro storico, seduti a qualche terrace fra rue du Pâquier e de la Republic, magari davanti a una sostanziosa tartiflette. Una cittadina di norma affollata di frotte di partecipanti guarniti di colorate borse e svolazzanti badge durante la settimana del festival, talmente tanti da costringere molti a trovare alloggio nei paesi limitrofi. Come ricreare online l’opportunità di incontri casuali spesso forieri di nuove collaborazioni, complice la struttura della cittadina e dei luoghi del festival, convergenti verso il centro culturale del Bonlieu, quartier generale della manifestazione o in fila al multicinema Pathé o alla sala Pierre Lamy, per tentare di agguantare gli ultimi posti lasciati liberi da qualche ritardatario? Come riprodurre l’ormai appuntamento fisso del tradizionale, informale, riservato senza essere troppo elitario, barbeque in compagnia di premi Oscar di film che hanno fatto la storia del cinema, offerto dalla casa di Topolino? Impossibile. “Ha da passà ‘a nuttata”.
Nel frattempo, si festeggeranno i 60 anni di animazione della kermesse che si sarebbero dovuti celebrare lo scorso anno, e in questa occasione, il festival propone una serata speciale con la proiezione di diverse opere fra le quali “Un Oscar per il Signor Rossi” di Bruno Bozzetto, proiettato per la prima volta nel 1960 ad Annecy. Tornerà Serge Bromberg, direttore artistico per circa 15 anni del festival, nel ruolo di giurato della sezione lungometraggi, il paese ospite sarà un intero continente, l’Africa, i Midnight Specials vengono anticipati alle 20,30, ma tutto il resto della programmazione resta più o meno la stessa, inclusa l’anteprima in esclusiva ma esclusivamente al Bonlieu (come tutte le proiezioni-evento, purtroppo) , e sebbene solo il giorno prima della sua aggiunta a Disney+ il 18 giugno, del film “Luca” degli studi Pixar. Proiezione che sarà preceduta da un’introduzione dal vivo con il regista ligure Enrico Casarosa, già candidato all’Oscar per il miglior cortometraggio d’animazione per “La Luna”. I Walt Disney Animation Studios presentano poi in anteprima mondiale “Far From The Tree”, il nuovo cortometraggio che verrà presumibilmente abbinato al 60° “classico Disney” in uscita a Natale, diretto da Natalie Nourigat, anche head of story della serie animata “Iwájú”, “futuro” in lingua Yoruba, ambientata a Lagos, Nigeria. Una collaborazione unica nel suo genere, quella fra Disney Animation e la società di intrattenimento panafricana Kugali per questa nuovissima serie di fantascienza in arrivo su Disney+ nel 2022 che verrà mostrata in anteprima nell’edizione proprio dedicata all’animazione africana.
Il festival è riuscito ad assicurarsi altre gustose preview per scoprire clip esclusive di film prima dell’uscita a livello internazionale. Fra queste, “Space Jam 2” (Space Jam: A New Legacy) di Malcolm D. Lee dei Warner Studios, 25 anni dopo il primo film cult che ha fatto la storia della pallacanestro sul grande schermo con il campione di basket Michael Jordan, che questa volta vede protagonista insieme ai Looney Tunes l’asso del canestro LeBron James, nei cinema italiani a settembre. La DreamWorks Animation porterà il pubblico dietro le quinte dei suoi due nuovi film, sequel di altrettanti successi: “Baby Boss 2 – Affari di famiglia”, in uscita in autunno, e “Spirit Il Ribelle”, dal 17 giugno al cinema.
Dai creatori di “Loving Vincent” inoltre, il film evento più visto di sempre in Italia, si potrà seguire il work in progress del nuovo Les Paysans (I contadini), realizzato ancora una volta con la stessa tecnica di animazione rotoscopio e pittura su tela dal duo polacco-britannico Dorota Kobiela e Hugh Welchman. Tratto dall’omonima opera di Władysław Reymont che proprio con questo titolo vinse il premio Nobel per la letteratura nel 1924, il film è ambientato nella campagna polacca, agli albori del XX secolo, dove le svolte drammatiche della storia sono legate ai cambi di stagione, al duro lavoro dei campi e alle tradizionali feste paesane. Ad Annecy anche l’anteprima de Il popolo dei lupi, terzo lungometraggio e ultima parte, con “Brendan e il segreto di Kells” e “La canzone del mare”, entrambi candidati all’Oscar, del trittico sul folklore irlandese ma anche sui legami tra l’uomo e il suo ambiente di Tomm Moore, che firma la regia con il pittore e illustratore Ross Stewart, già direttore artistico dei precedenti film. Disponibile su AppleTV+, il film uscirà nelle sale francesi ad ottobre. Fra i titoli europei più attesi, il belga-olandese Coppelia, un racconto moderno che combina animazione 2D e performance di danza dal vivo con le star del balletto Michaela de Prince e Darcey Bussell, reinterpretazione in chiave moderna e animata del celebre balletto classico.
Nutrita la sezione conferenze, con una cinquantina di relatori. Anche a Annecy, come già al recente Cartoon Digital Sardegna, si parlerà di inclusione, perché la necessità di raccontare storie rappresentative tratte da una gamma la più diversificata di narratori, non è mai stata così grande. Così come si pone l’immagine animata di fronte alla sfida ecologica, mentre la giornata iniziale di lunedì resta appannaggio dell’animazione al femminile. Senza dimenticare che l’animazione è anche tecnologia, non solo contenuti. Ecco allora un’anteprima esclusiva di “Evolver – Prologue”, un’esperienza VR realizzata dal celebre regista statunitense Terrence Malick (produttore esecutivo), prodotta da Atlas V (Francia) e Marshmallow Laser Feast (Regno Unito) e in coproduzione con Orange – Division XR per lasciarsi travolgere dallo schermo.
Fra gli altri incontri, confermati quelli con i principali investitori e broadcaster europei e americani, da Netflix Animation, per uno sguardo dietro le quinte di diversi progetti previsti per quest’anno, a Disney e Warner Media che sveleranno le loro line-up di animazione prodotta localmente in Europa, Medio Oriente e Africa. Martedì l’incontro in agenda è quello con Luca Milano, direttore di Rai Ragazzi, che spiegherà ai produttori internazionali la varietà di contenuti necessari per una partnership con l’emittente di servizio pubblico italiano per i canali tv integrati nella piattaforma VOD RaiPlay e nel servizio VOD specifico e gratuito, RaiPlay Yoyo. Come sempre a Annecy, il mercoledì pomeriggio è poi dedicato a France Télévisions, il principale partner di animazione in Europa, che presenterà la sua politica editoriale e la sua line-up di animazione 2021.
Lato Selezione ufficiale, “non sorprende scoprire che la selezione di cortometraggi 2021 è caratterizzata da temi legati alla pandemia. I frequentatori del festival saranno lieti di trovare diversi nomi familiari in competizione: Franck Dion, Joanna Quinn, Georges Schwizgebel… Ma anche il regista Inuit Zacharias Kunuk, vincitore della Camera d’Or a Cannes nel 2001 per “Atanarjuat”, con il suo primo cortometraggio di animazione “Angakuksajaujuq” (The Shaman’s Apprentice)”, spiega il direttore artistico Marcel Jean. 44 corti nella sezione ufficiale, fra i quali ben due brevi video, mix di animazione e live action, di Donato Sansone che sviluppano un rapporto di causa ed effetto attraverso il movimento creato dall’accuratissimo montaggio di filmati diversi: “Concatenazione” e “Concatenazione 2-Giochi Olimpici”. E inoltre, 8 corti nella categoria Off-Limits, 22 nella sezione Prospettive e 12 nella sezione Pubblico Giovani. 47 i film di fine studi in concorso, fra i quali “Underwater Love” di alcuni allievi del CSC-Centro Sperimentale Di Cinematografia – Scuola Nazionale Di Cinema. 26 fra serie tv e special, fra questi “Labuntina” di Valentina Ventimiglia, artista palermitana alla quale, dopo il diploma in animazione tradizionale al CSC di Torino e importanti collaborazioni, il gigante britannico della pay-tv Sky, ha commissionato questa nuova serie animata prescolare per Sky Kids. In concorso anche le serie sempreverdi “Masha e Orso”, “Moomingvalley” e il nuovo “The Snoopy Show”, per sei episodi in compagnia del beagle più amato del mondo e il suo migliore amico piumato Woodstock. Infine, 32 i film su commissione, 10 i lungometraggi in concorso e 9 nella sezione Contrechamp.
Bonus per chi parteciperà in presenza, in attesa della sua riapertura nella stazione di Saint-Lazare a Parigi, l’Art Ludique-Le Musée offre in contemporanea al festival (e fino al 31 agosto) la mostra-evento 25 anni di DreamWorks Animation in una location d’eccezione: il castello di Voltaire a Ferney-Voltaire, vicino al confine con la Svizzera, a 50 minuti da Annecy. Creata in collaborazione con lo studio DreamWorks Animation e Universal Pictures International France, la mostra presenterà più di 200 opere, disegni originali e dipinti digitali dei film iconici dello studio, da “Shrek” a “Madagascar”, da “Kung Fu Panda” alla trilogia di “Dragon Trainer”, fino all’ultimo franchise “Trolls”.