Per il decimo anno consecutivo Tolosa, capitale della regione francese dell’Occitania, ospiterà dal 20 al 23 settembre il 32° Cartoon Forum, evento che dal 1990 promuove la coproduzione e la distribuzione dell’animazione europea per le piattaforme televisive e dei nuovi media. O almeno, al momento della redazione di questo articolo, le cose dovrebbero andare così. Tutti ormai sappiamo quanto le norme anti-Covid potrebbero cambiare da un momento all’altro e per questo motivo per prudenza gli organizzatori hanno chiesto di preregistrare le presentazioni dei progetti.
Ad oggi, pitching e networking rimangono al centro di questa nuova edizione, la prima in presenza dopo quella online dello scorso anno a causa della pandemia, alla quale si sono già registrati più di 750 partecipanti fra i quali 200 buyer da 31 Paesi. La prima interamente sotto la direzione di Annick Maes, già braccio destro di Marc Vanderweyer, ritiratosi dopo 33 anni prima da segretario generale e poi da direttore generale di Cartoon, del quale ha preso il posto. Sebbene, come lui stesso ha dichiarato a Screen Daily, parteciperà comunque agli eventi di Cartoon “come turista” e di non aspettarsi alcun cambiamento drastico al marchio Cartoon sotto la guida di Maes. L’associazione, fondata con il sostegno del programma Creative Europe MEDIA nel 1987, insieme all’allora direttrice Corinne Jenart, oltre agli eventi Cartoon Forum e al gemello Cartoon Movie per i lungometraggi nato nove anni dopo, gestisce anche Cartoon 360 per progetti transmediali animati, Cartoon Springboard per giovani talenti e i seminari internazionali Cartoon Business e Cartoon Digital. Riflettendo sulle origini dell’evento, Vandeweyer ha affermato: “A quel tempo, nessuno faceva “pitch” – la parola “pitch” non esisteva. Per 20 anni nessuno ha fatto come noi». Una verità innegabile, così come il successo di ogni evento a marchio Cartoon. Una “macchina” super rodata che l’anno scorso ha permesso al Forum, nonostante le circostanze eccezionali, di riunire circa 850 partecipanti (ovvero un numero praticamente analogo, se non superiore, a quello normalmente presente a Tolosa) provenienti da 486 aziende, di cui 265 buyer. Le presentazioni preregistrate hanno ottenuto più di 11.600 visualizzazioni, confermando il successo della formula di Cartoon Forum indipendentemente dal formato in cui si svolge.
Ma indubbiamente pitching e soprattutto networking non solo si fanno meglio in presenza, ma dopo oltre un anno e mezzo di confinamenti e mancanza di socialità c’è un gran bisogno di tornare a stare insieme, Covid permettendo. Chissà allora se, una volta passate definitivamente le restrizioni sanitarie, Maes non voglia invece tornare a mettere a fuoco proprio le occasioni di networking, negli ultimi anni un po’ sottotono, che insieme ai pitch sono state la chiave del grande successo del Forum, la “creatura” dalla quale è nato tutto il resto, fino al Cartoon Digital di Cagliari di due anni fa, replicato online quest’anno. Certo è che anche quest’anno non cala il numero dei progetti selezionati: 84, ovvero 28 al giorno! Un po’ troppi a dir la verità e di qualità un po’ disomogenea. Provenienti da 21 paesi europei – 13 come produttori principali e otto come coproduttori di minoranza – e selezionati da 141 candidature, rappresentano 457 ore di animazione e un budget totale di 326,1 milioni di euro con un costo medio per serie di 3,9 milioni. Come al solito la Francia, paese ospite, guida la selezione con 33 progetti, seguita dall’Irlanda con 11. Al terzo posto la Germania con 8, “medaglia di legno” al Belgio con 5.
Tre i progetti 100 per 100 italiani: “Nadia”, prescolare su una strega in divenire, che vuole imparare le cose a modo suo, dell’illustratrice Caterina Cappelli, presentato a “L’Ora di tuffarsi”, il concorso per giovani animatori lanciato da Rai Ragazzi tre anni fa e proposto al Forum dal milanese Red Monk, terzo studio di animazione di Superprod, il gruppo francese dietro film di spicco come l’adattamento di Jack London “Zanna Bianca” e serie animate di successo come “Paf il cane”. Superprod ha infatti acquisito recentemente una quota di maggioranza della società fondata dalla ex Atlantyca Lucia Scott e Corrado Diodà (che rimangono a bordo di Red Monk rispettivamente come produttore e capo della produzione) e prevede di rinnovare l’azienda e trasformarla in un importante player di animazione italiano. Pedro Citaristi, ex direttore delle vendite internazionali dell’unità commerciale Superights di Superprod, è stato nominato amministratore delegato e produttore di Red Monk.
Altro titolo, “Le incredibili avventure di una famiglia creativa”, ovvero il marketing, la comunicazione, l’innovazione raccontati ai più piccoli in chiave ironica, dissacrante, surreale, tra i progetti finanziati dal Bando Sviluppo dell’Emilia Romagna Film Commission. Una serie comica-autobiografica sui Panebarco, un’eccentrica famiglia che gestisce (davvero, nella ridente Ravenna) un’agenzia creativa fuori dal comune. Fra i lavori della (vera) Panebarco, le animazioni per la sigla del programma di RaiPlay “Non voglio cambiare pianeta”, il viaggio in bici di Jovanotti in Cile. Terzo titolo italiano “Anselmo Wannabe” ( nella foto), progetto di serie per bambini degli ex CSC Massimo Ottoni e Francesco Forti per Ibrido Studio, uno dei quattro titoli che hanno già mosso i primi passi allo scorso Cartoon Springboard, la cui prossima edizione si terrà ad ottobre a Valencia, in Spagna. Protagonista un ragazzino di 11 anni molto fantasioso che cerca di trovare una risposta alla domanda “Cosa vuoi fare da grande?” che il maestro fa ai suoi studenti all’inizio di ogni puntata. A questi progetti si aggiunge una commedia per bambini in età prescolare dal titolo “Showtime”. Una coproduzione della tedesca Toon2Tango con Mondo TV con protagonista Glitz, una bambina di 6 anni che dimostra che qualsiasi problema può essere risolto. Si chiede a Glitz come fare per il Covid e le altre brutte cose in giro per il mondo?