Quali sono i risultati i più importanti che Genova-Liguria Film Commission ha messo a segno?
Siamo nati non molto tempo fa, ma abbiamo ereditato il buon lavoro fatto come GenovaSet, la film commission del Comune di Genova operativa dal 1999.
Questo ci ha consentito di godere di una specie di “rendita di notorietà “, nel senso che il grosso del lavoro di contatto e di promozione presso il mondo del cinema e dell’audiovisivo era in parte già stato avviato e richiedeva solo azioni di mantenimento e di allargamento delle relazioni.
Abbiamo così potuto concentrarci da un lato sul miglioramento dell’assistenza alle produzioni in arrivo, dall’altro sulla realizzazione di due progetti che ritenevamo cruciali per un ulteriore sviluppo del settore audiovisivo in Liguria.
Ovvero la creazione di un Polo di aziende, o incubatore, come forse impropriamente lo abbiamo chiamato, che non è solo un luogo fisico di insediamento di piccole imprese e di professionisti, ma, almeno nelle intenzioni, un punto di aggregazione dove nascono progetti.
L’altro progetto è stato quello di Cineporto Genova, realizzato grazie alla collaborazione con Società per Cornigliano e al forte appoggio iniziale del Presidente della Regione Liguria Claudio Burlando.
Siamo contenti anche perché tra la decisione di ristrutturare la palazzine che è poi diventata Cineporto Genova e la sua inaugurazione sono passati solo 10 mesi, che credo sia quasi un record italiano
Le strategie future?
Pensiamo di dedicare molte energie e, se ci saranno, anche delle risorse, al settore audiovisivo dal punto di vista della crescita delle imprese locali.
Su questo stiamo progettando una formalizzazione dei meccanismi di sostegno che potranno tradursi in un fondo audiovisivo o in strumenti analoghi.
Vogliamo poi investire anche in formazione tecnica e manageriale per le nostre imprese.
Non siamo certamente una delle Film Commission più dotate di risorse, siamo uno staff d 2 persone, con un budget annuo di 400 mila euro (a rischio tagli).
Per questo punteremo molto sul sostegno a progetti innovativi che coinvolgano sempre e comunque imprese e professionisti locali.
Ciò vuol dire meno attenzione al formato cinematografico tradizionale destinato alla sala, e più sostegno a progetti cross mediali, al documentario, ai nuovi formati televisivi, alle operazioni che utilizzano nuove tecnologie.
Su quali progetti state attualmente lavorando?
Dopo la fiction “Fuoriclasse”, protagonisti Luciana Littizzetto e Neri Marcorè in spiaggia a Varigotti, sono attese una grossa produzione internazionale, protagonista Jonathan Rhys-Thomas, il film scritto da Morando Morandini e Fabiana Sargentini e ambientato a Levanto e Moneglia, la produzione di un noir da girare totalmente a Sestri Levante.
Più lontano all’orizzonte un progetto di fiction Tv ambientato tra le serre e i floricultori di Sanremo.
Stiamo anche lavorando con un gruppo di imprese e di professionisti del Polo Audiovisivo per la realizzazione di un interessante progetto cross mediale che avrà base nell’entroterra ligure, un’area un po’ dimenticata ma ricca di storie di grande fascino. Insomma: si profilano mesi di lavoro piuttosto intensi.