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direttore Paolo Di Maira

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Anche le “sconfitte” possono essere utili 

Nella prevedibile delusione dei commenti sull’esclusione dei film italiani dal palmarès di Cannes 2023 (evidentemente avere tre film in concorso non ci porta bene, è già successo nell’edizione 2015), una notazione a caldo, quella di Paolo Mereghetti sul Corriere della Sera, dal titolo  “La sconfitta degli italiani a Cannes: un risultato da analizzare”, mi è sembrata interessante, non per la novità del fatto, ma per l’inedita attenzione che si è conquistato. 

Scrive Mereghetti a chiusura del suo breve pezzo: “…non possiamo continuare a lasciare che la promozione internazionale delle nostre opere sia gestita da francesi e inglesi”. 

Immagino che l’autorevole commentatore si riferisca al fatto che la distribuzione internazionale di tutti e tre i nostri film in gara sia affidata ad aziende non italiane.

Certamente questo merita una riflessione, considerando che è  ormai una consuetudine che si ripete  da diversi anni con i nostri film di punta, puntualmente segnalata su Cinema & Video International in occasione di molte manifestazioni festivaliere.

Anche stavolta, rassegnati a non dare una notizia, lo abbiamo scritto alla vigilia della manifestazione: VEDI ARTICOLO

Va bene anche segnalarlo dopo, l’importante è che la riflessione si faccia, e ci si lavori sopra.

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