spot_img

direttore Paolo Di Maira

spot_img

ALTO ADIGE/Un Effetto Speciale

Non è mai stato così alto come nel 2017 l’Effetto Alto Adige: la ricaduta sul territorio dei progetti realizzati lo scorso anno è del 200%, con 28 progetti finanziati grazie ai 5 milioni di euro del Fondo IDM che è stata riconfermato per il 2018.
Fra questi, il nuovo film di Abel Ferrara, “Siberia” (titolo provvisorio), produzione italo-tedesca, fra Vivo film e The Match Factory; la black comedy di Alessandro Angelini, “Abbi Fede” (titolo provvisorio), remake del danese “Le mele di
Adamo”, prodotto dalla Greif Produktion di Bolzano, con l’austriaca Sigma Filmproduktion e l’italiana Cannizzo Produzioni; “La befana vien di notte”, con protagonista Paola Cortellesi, prodotto da Lucky Red, e il documentario dell’alpinista Reinhold Messner che racconta la spedizione del ‘59 sulla vetta del “Cerro Torre” in Patagonia, prodotto
dalla tedesca Riva Film. E ancora, il docu-film di Gerald Salmina sulla vita dell’altoatesino Hans Kammerlander “Manaslu – Berg der Seelen” (titolo provvisorio) sostenuto da IDM in produzione e già realizzato in Val Aurina grazie all’austriaca Planet Watch Film & Video Produktion; “Tensione superficiale” (titolo provvisorio), l’opera prima di Giovanni
Aloi che nel 2016 aveva partecipato a Berlinale Talents, una produzione italo-francese di Ombre Rosse Film con Chic Films.  Altro progetto sostenuto da IDM prima in fase di pre-produzione e quest’anno in produzione è “Hogar” (titolo provvisorio) esordio alla regia dell’altoatesina Maura Delpero, una produzione italo-argentina fra Disparte, Vivo film e Campo Cine.

Oltre 400 i giorni di riprese sul territorio, con 20 produzioni attive sui set, che hanno coinvolto numerose maestranze e attori locali: “La ragazza nella nebbia” di Donato Carrisi , tra il Lago di Carezza e la Val d’Ega; “ll Premio” diretto e interpretato da Alessandro Gassmann, che ha girato tra Dobbiaco, Lago di Braies, Sesto, Vilpiano, Gargazzone, Settequerce
e le città di Bolzano e Merano. Il regista tedesco Ralf Huettner ha girato per un mese al Castello di Tures in Val Aurina, al Castel Mareccio di Bolzano, al Lago di Braies e al Lago di Monticolo per realizzare il 2° capitolo della saga tedesca per ragazzi “Burg Schreckenstein”; e il belga Kenneth Mercken ha diretto tra Egna e la Val Venosta la troupe di “Coureur” per raccontare una storia di ciclismo, passione e doping ambientata negli anni ‘90. Sono state girate in Alto Adige, inoltre, diverse sequenze di “Solo: A Star Wars Story” spin-off della saga di “Star Wars”, attesissimo tra le uscite italiane del 2018.

Ampiamente confermato l’obiettivo di crescita dell’Alto Adige nel mercato del cinema italiano ed internazionale, come assicurato da Birgit Oberkofler e Renate Ranzi, dallo scorso maggio alla guida di IDM Film Fund & Commission.
Più di 30 i Festival a cui hanno partecipato film e documentari sostenuti da IDM e realizzati totalmente o in parte sul territorio; circa 24 gli eventi di formazione per professionisti e nuovi talenti locali organizzati in vari ambiti del settore
audiovisivo, e 6 le borse di studio assegnate a filmmaker altoatesini.
Per il 2018 IDM sta lavorando allo sviluppo concreto del settore di post-produzione in Alto Adige, attraverso l’insediamento di aziende specializzate e la nascita di nuove connessioni tra imprese, professionisti, ricercatori e start-up cui è al fianco nel nuovo Parco tecnologico, NOI Techpark, da qualche mese nuova sede operativa della Film Commission.
Sarà inaugurata a breve la Cine Chromatix Italy a Merano, la prima sede italiana della casa di post-produzione tedesca che ha stretto una joint venture con la società altoatesina Ammira Film. Cine Chromatix Italy offrirà servizi di post-produzione a progetti cinematografici e televisivi in Alto Adige (dal color grading ai visual effects).

Articolo precedente
Articolo successivo

Articoli collegati

- Sponsor - spot_img

FESTIVAL - MARKET

- sponsor -spot_img

INDUSTRY

LOCATION

Newsletter