E’ tornata per la sua sesta edizione INCONTRI #6, la film conference dell’Alto Adige organizzata dall’IDM in contemporanea con il Bolzano Film Festival Bozen, dal 13 al 15 aprile
Al centro della riflessione, la nuova realtà produttiva del VIDEO on DEMAND , in rapporto anche alle co-produzioni con il cinema e la televisione, e il futuro della sua programmazione. Ne ha parlato Brian Pearson, Direttore Local Originals di Netflix, all’interno del panel “The bright future of on-demand programming – and what Europe’s producers can contribute to it”, tracciando una panoramica delle attività di produzione del gigante dell’on-demand, che ha recentemente annunciato la “nascita di un network televisivo globale”.
Allo stesso tempo, uno degli obiettivi di Netflix è, ha spiegato Pearson, “realizzare almeno una serie TV originale in ogni Paese”, ed è quello che sta facendo con “Marseille” in Francia, “The Crown” in Gran Bretagna, “Dark” (prodotta dai tedeschi Wiedemann & Berg) e in Italia con “Suburra”.
Quest’ultima è stata oggetto del panel “Cinema goes Serial: Suburra” – moderato da Matthijs Wouter Knol, Direttore dell’European Film Market della Berlinale, in cui il CEO di Cattleya Marco Chimenz ha evidenziato i benefici della collaborazione produttiva fra “Netflix, che si è affidato alla RAI nel ruolo di maggior produttore culturale in Italia, e la RAI a sua volta ne ha visto un vantaggio in termini di responsabilità editoriale: così diventava per loro meno rischioso proporre un certo tipo di contenuti”
Fra i case studies delle nuove esperienze produttive, quello di “Io credo che lassù”, un nuovo formato online, a metà strada tra un game interattivo e una
web-serie, fruibile nella piattaforma web RAY della RAI e rivolto in prima linea alle ragazze, di cui ha parlato Carlo Cresto-Dina, che lo sta sviluppando con la sua tempesta film.
Molto soddisfatta Christiana Wertz, a capo della IDM – Film Fund & Commission, che ha commentato alla fine dell’incontro: “Mi auguro che questi tre giorni possano essere fruttuosi per la nascita di nuove collaborazioni tra società di lingua italiana e di lingua tedesca, ma anche per la nascita di nuove tipologie di produzione e per la cooperazione fra gli operatori del settore più tradizionali e le nuove piattaforme di distribuzione”
Non è casuale che la nuova super agenzia della Provincia di Bolzano, IDM (acronimo dei tre concetti programmatici: Innovation, Development e Marketing), operativa dallo scorso gennaio, abbia collocato le attività audiovisive all’interno del settore “sviluppo”, considerando strategico per la competitività della regione l’investimento nelle “creative industries”.