“Un progetto originale, una storia piena di poesia”. Questo ha spinto Carlo Cresto Dina, produttore di Tempesta Film a scegliere Caterina Carone e il suo“Fräulein”, il primo progetto uscito da Racconti, lo script Lab della BLS, ad essere prodotto e girato in Alto Adige.
O, forse, è più corretto dire che è stata la Carone a scegliere Cresto Dina, su consiglio di Karl Baumgarten, produttore e distributore altoatesino, fondatore della tedesca Pandora (ma anche della Echo Film di Bolzano).
“Baumi rimase molto colpito dalla mia storia durante un pitch di presentazione che BLS aveva organizzato in Alto Adige, per proporre i nostri pro- getti a produttori italiani, tedeschi e austriaci.” Rivela Carone.
Il percorso professionale della giovane regista è molto legato all’Alto Adige: documentarista formata alla scuola Zelig di Bolzano.
“Fräulein” rappresenta il suo debutto alla regia di un lungometraggio: “il passaggio alla finzione è avvenuto perché mi sono resa conto che alcune storie non potevano essere raccontate col documentario, perché sono immaginate. Avevo voglia di raccontare una storia di crescita e di formazione che riguardasse però due adulti, la storia di un incontro di persone diverse fra di loro, che inizialmente non si prendono, e che invece poi riescono ad aiutarsi e a capirsi: una donna totalmente chiusa verso il mondo, scontrosa e anche un po’ isterica, non a caso definita Fräulein, che vuol dire signorina ma anche zitella, e un signore in crisi.”
Girato fra gennaio e febbraio scorso per sette settimane, con protagonisti Lucia Mascino e Christian De Sica, il film è ora in fase di montaggio. “E’ in tutto e per tutto figlio dell’Alto Adige, – afferma Cresto Dina- parla di bilinguismo, di paesi di frontiera ed è stato interamente pensato, scritto e realizzato, e girato sul territorio.”
“Volevo un luogo che potesse risultare come sospeso, quasi immaginario, dove si percepisce ancora un grande rispetto del rapporto uomo- natura”, conferma Carone.
Rispetto che è stato mantenuto anche durante le riprese, grazie all’applicazione di Ecomuvi, il protocollo messo a punto proprio da Tempesta Film e già utilizzato sui set di vari film, “una trentina di azioni” che riguardano le diverse pratiche del set, e che mirano a ridurre l’impatto ambientale, generando anche un risparmio economico, anche in rapporto al costo dell’applicazione del protocollo (circa lo 0,3% del budget del film).” Specifica Cresto Dina, e prosegue: “Sul set di “Fräulein”, con un piccolo sforzo e con l’aiuto dell’Enel, siamo riusciti a fare in modo che circa il 90% dell’energia utilizzata venisse dalla rete. La cucina a km zero è un’altra cosa molto gradita alla troupe, in questo caso ci siamo affidati ad una cooperativa di ristoratori locali.
Abbiamo poi usato materiali e vernici non inquinanti, borracce con il nome di ognuno inciso sopra al posto delle bottigliette…
L’audiovisivo deve occuparsi dell’impatto ambientale per essere un comparto industriale maturo, visto che si tratta di un settore produttivo che genera occupazione e che ha visto crescere il numero di addetti, soprattutto fra i giovani, che fra l’altro sono molto sensibili a queste pratiche.”
E la troupe di “Fräulein”, ci tiene a sottolineare Cresto Dina, era fatta di molte persone giovani, e anche di esordienti al lungometraggio: oltre alla regista, la montatrice, Enrica Gatto, e la direttrice della fotografia, Melanine Brugger.
Sono stati in tanti, oltre a Tempesta, a credere in questo film, a partire ovviamente da BLS, che, oltre ad averlo selezionato per Racconti, l’ha poi sostenuto con 20 mila euro allo sviluppo (Carone ha poi vinto anche una prestigiosa borsa di studio offerta dal programma Nipkow, che le ha consentito di passare 4 mesi a Berlino a scrivere) e 480 mila alla produzione.
Lo conferma Christiana Wertz, responsabile di BLS Film Fund & Commission: “Fräulein è un film molto importante per il territorio perché è stato pensato fin dall’inizio per essere realizzato in Alto Adige, che è poi l’idea che sta alla base di Racconti. Il film di Caterina Carone è un esempio perfettamente riuscito: girato interamente sul territorio, con l’impiego di tante maestranze locali, dimostra che un progetto può essere pensato, sviluppato e realizzato completamente in Alto Adige”.
Il film vede poi la partecipazione di Rai Cinema, e “un intervento di tax credit esterno da parte di BNL, circa 300 mila, – continua Cresto Dina,- anche Christian De Sica si è innamorato da subito di questa storia giovane, credendoci con grande disponibilità.”
RACCONTARE IL TERRITORIO
E giunto alla quarta edizione Racconti: il workshop, dedicato anche quest’anno alla serialità televisiva, si è svolto 24 al 30 aprile a Vipiteno.
La formula è stata quella di due distinte Writers’ Room all’interno delle quali gli 8 sceneggiatori e autori professionisti selezionati (4 italiani e 4 tedeschi) hanno sviluppato 2 soggetti di serie TV, proposti da due case di produzione, l’italiana Palomar e la tedesca Studio Hamburg, rivolti al mercato internazionale e orientati ad una coproduzione fra Italia e Germania.
Renon – luogo d’ambientazione di Fraulein – ha anche ospitato, dal 22 al 24 aprile, la quinta edizione di Incontri. La “BLS Film Conference” ha riunito circa 50 broadcaster, produttori e finanziatori italiani, tedeschi, svizzeri e austriaci, che si sono confrontati sull’evoluzione verso la produzione digitale, i modelli di finanziamento, e le coproduzioni europee.