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AFM 2009/Meno Europei, ma il mercato tiene

di Ingrid Hammond


Si è aperta positivamente la trentesima edizione dell’American Film Market 2009 (4-11 novembre), nonostante la diminuita presenza di film ed espositori.
Secondo Johnatan Wolf, direttore e vicepresidente esecutivo dell’IFTA (Independent Film&Television Alliance “” l’organo che organizza l’AFM), erano più di 8000 i buyers e gli operatori professionali (provenienti da 70 paesi) che hanno partecipato alla manifestazione, durata 8 giorni.
Il tutto è stato facilitato dal fatto che l’AFI Fest, il Festival partner dell’AFM, e che si svolge quasi parallelamente ad esso, aveva organizzato i pass e la presenza, cosicché i partecipanti (soprattutto i buyers), che in passato si erano lamentati per la distanza frai due eventi, hanno potuto essere presenti ad entrambi.
Quest’anno, per la prima volta, infatti, gli screenings dell’Afi si sono tenuti a Santa Monica e a Los Angeles-downtown, per cui i buyers potevano visionare i 23 film selezionati per l’Afi, con un secondo screening a Santa Monica, assieme agli altri screenings di mercato.


Erano 445 i films (da 27 paesi) agli screenings, mentre l’anno scorso se ne contavano più di 500, ma il morale dei buyers e dei sellers era decisamente alto, con la “caccia” ai nuovi film presentati al mercato ed alcuni titoli importanti con cast internazionali.
Molti di questi hanno avuto all’AFM la loro anteprima mondiale, o di mercato: “Get Low” con Bill Murray, Sissy Spacek e Robert Duvall (K5 International), “Unthinkable” con Samuel Lee Jackson (Sierra Pictures), “Mother and Child” con Naomi Watts, Annette Bening, Samuel Lee Jackson e Kerry Washington (WestEnd Films), “Harry Brown” con Michael Caine e Emily Mortimer (HanWay Films), “Within the Whirlwind”, diretto da Marleen Gorris e interpretato da Emily Watson (Telepool GmbH), “Coach”, con Hugh Dancy, Liane Balaban e Mamie Gummer (Lightning Entertainment); “Storm Warriors”, con Aaron Kwok, Ekin Cheng, Nicholas Tse, Charlene Choi and Simon Yam (Universe Films); e “The Meaning of the 21st Century”, con Michael Douglas (Worldwide Film Entertainment). Fra le altre anteprime di mercato, “Chloe”, diretto da Atom Egoyan e interpretato da Julianne Moore e Amanda Seyfried (StudioCanal); “Down for Life”, con Danny Glover, Snoop Dogg, Elizabeth Peà±a, Jessica Romero e Kate Del Castillo (Odin’s Eye Entertainment); “Creation”, di Jon Amiel con Jennifer Connelly, Paul Bettany, Jeremy Northam e Toby Jones (HanWay Films); “Dorian Gray”, con Colin Firth, Fiona Shaw, Rebecca Hall e Ben Barnes (Ealing Studios International); e “Glorious 39”, con Romola Garai, Bill Nighy, Julie Christie e Christopher Lee (The Works International).


E’ diminuito il numero di società  europee presenti, soprattutto francesi, italiane e tedesche, poiché alcune di queste erano state a Toronto e avevano concluso lì gli affari con il Nordamerica a cui erano interessati. E comunque, paesi asiatici come Hong Kong e Korea mantengono ancora una forte presenza: le società  di Hong Kong erano fiduciose e notavano che il mercato cinese si sta aprendo, anche se lentamente.

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