“I libri tratti dai film sono molti, un po’ per la crisi delle idee, ma soprattutto per la forza delle loro storie. Ha senso portarli sullo schermo non se sono famosi, ma per quello che raccontano”.
Ne è convinto Robert Lantos, produttore de “La Versione di Barney”, il film diretto da Richard J Lewis, e coprodotto dall’italiano Domenico Procacci, tratto dall’omonimo romanzo di Mordecai Richler pubblicato in Italia da Adelphi.
“La versione di Barney” è un romanzo di culto solo in Canada e in Italia.”
Questa è la ragione per cui, spiega Lantos, la parte del romanzo ambientata a Parigi è stata spostata a Roma.
L’impatto nelle librerie non si è fatto attendere: ad un paio di settimane dall’uscita del film, il libro è tornato in testa alle classifiche dei tascabili.
(M.S.)