Da scenografo e costruttore rifugi e chiese, a scenografo e poi produttore di film e serie tv: due modi di essere artigiano che si sono fuse nella figura dell’altoatesino Peter Trenkwalder, Managing Director di Filmvergnuegen, grazie alla capacità riconosciutagli dalle produttrici della blu eyes Fiction, esperte in in familytainment per il cinema con alte percentuali di effetti speciale e animazione.
E alla presenza sul territorio di IDM film commission Sudtirol, che fin dall’inizio ha puntato sull’industria audiovisiva come volano per l’economia del territorio e la professionalizzazione di personale locale.
Durante INCONTRI#13 è stato rivelato che il loro film per famiglie Woodwalkers, secondo capitolo dell’omonima trilogia è uno dei progetti vincitori della prima call del fondo: la sua produzione sarà sostenuta con 500 mila euro. Il film sarà girato quest’estate fra la Val Ultimo, la Val Senales e altri luoghi meno battuti dai set come la Val di Vizze, rivela Trenkwalder.
Nel frattempo, il primo capitolo della trilogia, girato l’autunno scorso, uscirà al cinema in autunno. Un’operazione, quella di produrre sequel prima di aspettare i risultati al box office del primo capitolo, “che è normale per un grande studio americano, ma che per noi è sicuramente un rischio”, dicono le produttrici Carolin Dassel e Corinna Mehner, rispettivamente Head of Productions e Managing Director di blue eyes Fiction.
A spingerle è la grande popolarità della serie di libri illustrati su cui il progetto si basa: protagonisti dei 19 romanzi fantasy scritti da Katja Branids, sono gli shape shifters, una “terza specie” capaci di trasformarsi da uomo e animale: dal 2016 sono state vendute circa 3 milioni di copie, con una decisa accelerazione durante il periodo del Covid.
“Considerato l’alto budget, soprattutto dovuto al largo uso di effetti speciali per queste trasformazioni, abbiamo pensato prima di sviluppare una serie, e abbiamo realizzato un teaser nel 2020, grazie a cui Studio Canal è entrata nel progetto” raccontano le produttrici.
Il budget totale è di 15 milioni di euro, di cui un terzo dovuto agli effetti speciali: il regista è Damian John Harper, e l’ambientazione nordamericana è stata ricreata nel Tirolo austriaco ed italiano:
“Abbiamo girato con corvi, un gufo e un bisonte in Alto Adige”. Trenkwalder sottolinea come sia stato semplice girare in Sud Tirolo con gli animali: “É stato molto importante entrare a far parte di questo progetto perché è grazie a questo che ho deciso di continuare a lavorare nel cinema, cosa che avevo messo in dubbio dopo il Covid. Sono orgoglioso di essere una sorta di collante fra due regioni e due mentalità, mi vedo come un co-produttore italiano di madrelingua tedesca.” Specializzato in familytainment: oltre a Woodwalkers sono quattro le produzioni realizzate con blue eyes Fiction, tutte sostenute da IDM: Le sorelle magiche; Aiuto, ho ristretto i miei amici; Maga Martina, e Le sorelle scatenate. Quest’ultimo, sarà al Giffoni Film Festival quest’anno, anche questa è una notizia arrivata durante INCONTRI#13.
La serie è rimasta in stand by, ma i produttori credono fermamente che verrà realizzata grazie al successo della trilogia, “che intanto inizieremo a vendere al Marchè di Cannes” dice Sandrine Mattes, responsabile delle produzioni e delle acquisizioni in Germania per Studiocanal.
L’aria del My Arbor Hotel, sede della 13° edizione della Film Conference dell’Alto Adige ha portato bene anche ad altri produttori: Valentina Paggiarin di Hive Division annuncia che il lungometraggio L’Angelo del Grappa (titolo provvisorio) ha ottenuto il fondo della produzione di Veneto Film Commission.
Tratto dall’omonimo romanzo di Loris Giuriatti, primo capitolo di una trilogia sul Grappa che è stata successivamente acquisita da Rizzoli, il film è ambientato nel presente, con incursioni nel passato della Grande Guerra. É diretto da Giacomo Talamini, che ne firma la sceneggiatura assieme a Paggiarin e a Alessandro Padovani, ed è il primo lungometraggio. che girerà la società veneta.
“Oltre al fondo, il nostro primo sostenitore è stata un’azienda di Bassano del Grappa, la Fratelli Campagnolo- CMP, che produce abiti da montagna, che amava il libro e ha voluto essere parte del progetto, di cui hanno finanziato lo sviluppo: investono sia in equity che in product placement.- Spiega Paggiarin. – Adesso siamo in cerca di un distributore e di un venditore internazionale. Nel frattempo, qui ad INCONTRI, ho portato avanti il dialogo, iniziato a Berlino, con un potenziale co-produttore austriaco.”
Anche Alessandro Amato di dispárte rivela di aver fatto incontri molto produttivi a Bressanone: “in particolare per un lungometraggio opera seconda che potrebbe essere girato qui, con co-produttori soprattutto provenienti da Austria e Germania, con cui avevamo stabilito un primo contatto a Berlino che abbiamo proseguito in questi giorni.”
Altra co-produzione in gestazione con l’Alto Adige ha portato a Bressanone Goldenart Production, società con una lunga esperienza nella produzione teatrale, di cui Michele Placido è direttore artistico, guidata Federica Vincenti, presente a INCONTRI assieme ad Angelisa Castonovo, responsabile Business & Legal Affairs.
“Qui in Alto Adige ci sono produttori con un approccio interessante e simile al nostro, molto focalizzato sulla fase della sceneggiatura. In particolare abbiamo in cantiere un progetto in sviluppo che produrremo quest’anno assieme ad Albolina Film. Si tratta di una serie che stiamo scrivendo, tratta dal romanzo Stringimi a te di Sara Maestri, per la quale chiederemo un sostegno allo sviluppo e alla produzione a IDM. Sarà una serie drama di respiro europeo sul tema dell’adozione con protagoniste femminili, diretta da una regista donna, girata e ambientata in Alto Adige. Stiamo esplorando la possibilità di coinvolgere un partner internazionale, in particolare in Svizzera. In questi giorni, inoltre, abbiamo incontrato molti produttori austriaci e tedeschi con cui c’è stato un forte connessione di progettualità e scambio di idee su libri per l’adattamento. Tutto questo è stato reso possibile grazie alla regia della film commission, che concretamente riesce a creare stimolo di gruppo internazionale.”
Uno sguardo rivolto al panorama internazionale senza mai trascurare però le connessioni con le regioni e le film commission italiane: l’ha ricordato anche Birgit Oberköfler nel suo discorso di apertura, citando sia il board di CineRegio, di cui IDM è parte, che l’associazione delle film commission italiane (“Molti fondi stanno avendo dei problemi, ma combattiamo assieme per rafforzare e rendere più stabile l’industria audiovisiva.”).
Nell’ottica di questa sinergia, due produttori toscani sono stati ospitati ad INCONTRI grazie al sostegno di Toscana Film Commission: Enrico Pacciani di Alkermes e Carolina Pezzini di Berta Film “fra le altre cose, stiamo anche cercando una co-produzione per il secondo cortometraggio di Giovanni Ortoleva, Giorni Innocenti, che ha vinto il Bando SIAE 2023. Fra le location, ci sarà una casa di montagna, anche se non sappiamo ancora dove gireremo, perché siamo in attesa dei risultati del fondo di Toscana Film Commission, ma questi giorni in Alto Adige sono stati preziosi per conoscere più da vicino produttori italiani e internazionali.”