Si è da poco conclusa la seconda edizione di Cinema a Km zero: a scuola con le Film Commissions, iniziativa realizzata nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola promosso da MiC e MIM, che vede IFC – Italian Film Commissions in qualità di capofila, con 7 Film Commissions regionali in qualità di soggetti attuatori: Abruzzo, Basilicata, Campania, Friuli Venezia Giulia, Marche, Trentino, Valle d’Aosta.
Scopo del progetto è quello di recuperare la ricaduta prodotta dalle produzioni cinematografiche assistite e supportate dalle Film Commission sui territori per creare nuovo valore e utilità sociale, scegliendo il mondo della scuola come beneficiario.
L’obiettivo formativo è stato quello di mettere in evidenza come Scuola e Cinema condividano, seppur in modo diverso, delle competenze e quindi di come le immagini e gli audiovisivi possano essere utili a rafforzare o ad organizzare le competenze proprie della Scuola.
Per far questo sono stati dei percorsi didattici focalizzati sui mestieri del cinema, sui nuovi media e sui luoghi del cinema, che hanno coinvolto, fra febbraio e giugno, 8 scuole in 8 città per un totale di 600 studenti, 101 professori di varie materie d’insegnamento, 40 docenti tra professionisti ed esperti del settore.
Si è partiti dall’idea che fare esperienza del proprio ambiente e della propria storia – e dunque di sé – attraverso una prospettiva diversa sul Cinema (inteso non solo come valore culturale ma anche come valenza civica, identitaria e produttiva) sia utile per far uscire i ragazzi dalla dimensione passiva del ruolo di spettatori, facendone fruitori attivi e partecipi ed aiutandoli ad organizzare in un modo nuovo le loro narrazioni per immagini.
Attraverso le testimonianze dirette di chi le immagini le crea, abbiamo capito, assieme a professori e alunni, quanto sia necessario e utile saper lavorare in gruppo; quanto sia importante saper progettare e farsi carico delle proprie responsabilità; abbiamo capito come si possa fare della complessità un alleato ed infine come tutto ciò serva a sviluppare un proprio senso critico. Queste sono le competenze che il cinema condivide con il mondo della scuola ed è proprio in quest’area di contenuti condivisi che si è realizzato il progetto.
Lungometraggi, serie TV, ma anche cortometraggi e documentari sono stati gli strumenti didattici riconoscibili e riconosciuti dai discenti perché a loro prossimi e che hanno favorito un assorbimento più efficace e profondo dei contenuti: 6 proiezioni di film legati al territori, rivolte a 600 spettatori, hanno integrato dunque le 240 ore di lezione frontali.
La necessità di introdurre il tema dei nuovi media a scuola, parte dall’idea che oggi è necessario avere consapevolezza degli ambienti (i media) in cui le immagini vengono fruite, prodotte e veicolate. Nel rapporto con le immagini è necessario avere consapevolezza delle proprie responsabilità, riflettendo sul contesto e la forma in cui vengono prodotte e sulle implicazioni di quando vengono rese pubbliche, per cercare di diventare sia produttori che utenti consapevoli.
Questa offerta formativa ha voluto essere anche un’occasione reale e concreta di audience development per l’incremento e la formazione di nuovo pubblico attivo e consapevole.
Le attività sono state documentate su Instagram e su facebook.