Ci sono 54 milioni a disposizione del Piano Nazionale Cinema per la Scuola 2022-2023: i nuovi bandi e le nuove progettualità sono stati presentati stamattina, 4 marzo, alla casa del Cinema di Roma, alla presenza del Sottosegretario di Stato per la Cultura, Lucia Borgonzoni, del Sottosegretario di Stato all’Istruzione, Rossano Sasso, del Direttore generale Cinema e Audiovisivo del Ministero della Cultura, Nicola Borrelli, e del Direttore generale della Direzione per lo studente, l’integrazione e la partecipazione del Ministero dell’Istruzione, Antimo Ponticiello
4 le macro linee di intervento che precisa Bruno Zambardino, Responsabile, presso il MIC, del Piano Cinema e Immagini per la Scuola, che ha moderato l’incontro, “prevedono anche delle linee di indirizzo politico, nella priorità di acquisizione delle competenze da parte degli insegnanti, nell’ambizione di inserire la storia del cinema e il suo linguaggio all’interno dell’offerta scolastica, nell’alternanza scuola lavoro, e nell’iniziativa, che porteremo avanti con Cinecittà, di mettere a disposizione delle scuole i film del patrimonio.”
La prima linea di intervento è relativa al linguaggio del cinema come strumento di educazione e formazione, e prevede una dotazione di 37 milioni, di cui 30 riservati a progetti di formazione e alfabetizzazione e laboratori di audiovisivi rivolti a studenti e scuole di ogni ordine e grado, anche in accordo con le sale cinematografiche. 2 milioni sono invece dedicati a serious game e animazione, punto su cui ha richiamato l’attenzione anche la sotto segretaria Borgonzoni. 5 milioni (su due anni) sono invece rivolti ai progetti di formazione e sensibilizzazione al linguaggio cinematografico degli insegnanti.
La seconda linea ha a disposizione 12 milioni per progetti di educazione all’immagine svolti da enti a favore di studenti e docenti a livello nazionale (8 milioni) e territoriale (4 milioni).
Le azioni trasversali di sistema, che comprendono la comunicazione, l’istituzione di una Giornata Nazionale, la Piattaforma tecnologica e gestionale, e l’assistenza tecnica e il monitoraggio delle varie iniziative, conteranno su 2 milioni (biennale).
La quarta linea è rivolta alle attività istituzionali: 3 milioni per iniziative speciali coordinate dai due Ministeri.
Molte le richieste di coinvolgere in maniera strutturata le sale in queste iniziative, come quella del presidente dell’Anec, Mario Lorini:
“Tutte le attività formative ‘delle origini’, che nascevano all’inizio anche in maniera spontanea, incrociavano sempre le sale cinematografiche. Sono contento che le attività di formazione si allarghino dall’educazione all’immagine ai mestieri del cinema: chi lavora per realizzare un film ha dovere e diritto di farlo vedere ai ragazzi nei luoghi che gli sono più consoni.”
E a proposito dei mestieri del cinema, Zambardino annuncia anche che è previsto un piano di formazione ad esso dedicato, finanziato con i fondi del PNRR e a cui sta lavorando Cinecittà assieme al Centro Sperimentale.