Apre e chiude in musica il 53° Festival dei Popoli di Firenze, presieduto da Marco Pratellesi e diretto da Alberto Lastrucci. L’inaugurazione, al Cinema Odeon, il 10 novembre, è dedicata a “Anton Corbijn Inside Out”, di Klaartje Quirijns: la storia del fotografo olandese che ha immortalato le icone del cinema e della musica – come gli U2, i REM, i Metallica, Lou Reed, i Rolling Stones, George Clooney e Nick Cave. Il Festival Internazionale del Film Documentario chiuderà poi il 17 novembre con l’anteprima italiana di “The Secret Disco Revolution” di Jamie Kostner, un documentario musicale raccontato dalle voci dei principali protagonisti (da Village People a Gloria Gaynor) della musica da discoteca degli anni ’70, il periodo “disco music”.
Sempre il 10, al documentario su Anton Corbijin seguirà “Room 237”, di Rodney Ascher, ironico e provocatorio documentario sul mito planetario generato dal capolavoro di Stanley Kubrick “Shining”, mentre nel corso della giornata verranno presentati “Indignados” di Tony Gatlif (l’evento è organizzato con Arci Firenze e UCCA in occasione dei dieci anni del Social Forum Firenze) e “Journal de France”, un diario di viaggio lungo le strade della provincia francese presentato gli ospiti d’onore, Raymond Depardon e Claudine Nougaret.
“Anche quest’anno – ha detto Pratellesi – il Festival dei Popoli intercetta la più stringente attualità per farne racconto cinematografico attraverso i volti e le storie che ci riguardano tutti: dalla primavera araba alle presidenziali americane; dal terremoto in Giappone al movimento degli indignados.” Oltre al già citato “Indignados” le voci della protesta che sta attraversando l’Europa si “faranno sentire” in “155 Sold” di Giorgios Pantelakis, sulla dimostrazioni di piazza ad Atene il 28 e il 29 giugno scorsi, e “Ja Arriva el temps de Remenar les Cireres” di Jorge Tur Molto sulle manifestazioni degli Indignados alla Borsa de Barcelona.
I documentari italiani del concorso internazionale saranno proiettati al cinema barberini di Roma il 18 novembre, grazie alla collaborazione fra Festival dei Popoli e Festival Internazionale del Film di Roma. Sono: “My Private Zoo”, di Gianni Sirch e Ferruccio Goia, rapsodia in bianco e nero per raccontare le giornate di un giovane artista di Langa, la più antica township sudafricana “My Soul” , di Piergiorgio Curzi, sull’uso “intensivo” del cellulare da parte di un poeta alla ricerca dell’amore e il corto “Swahili Tales”, di Alessandro Baltera e Matteo Tortone, composto da tre racconti ambientati in Tanzania incentrati su risorse minerarie, pesca e religione.
La sezione Panorama (7 titoli), dedicata al documentario italiano includerà da quest’anno anche Panorama in cantiere, uno spazio aperto ai work in progress, che permetterà allo spettatore di gettare uno sguardo dietro le quinte del lavoro di documentaristi.
La retrospettiva è dedicata al regista argentino Andrés Di Tella.
Per il terzo anno in contemporanea con il Festival dei Popoli, si terranno a Firenze gli IDS – Italian Doc Screenings, il più grande mercato dedicato al documentario in Italia, a cui partecipano più di 40 broadcasters internazionali.