Le donne nel cinema: come professioniste che affrontano problematiche vissute in tutti gli ambienti di lavoro, in termini di contratti, condizioni, e tutela diritti, e come creatrici di storie che le riguardano e che possono parlare al pubblico in maniera forte e sensibilizzandolo. Vivrà di queste due anime il 45° Festival di Cinema e Donne, che si svolgerà dal 20 al 24 novembre al Cinema La Compagnia di Firenze, diretto per il secondo anno da Camilla Toschi, e inserito nel contesto della Toscana delle Donne, il progetto della Regione Toscana per la valorizzazione del ruolo femminile nei più diversi ambiti sociali, in programma da 16 al 26 novembre.
La nuova direzione del festival avviene in continuità con quella storica, guidata da Paola Paoli e Maresa Arcangeli di Laboratorio Immagine Donna, come evidenziato dal focus, nella giornata di apertura, sul progetto europeo Close, volto a promuovere ambienti di apprendimento inclusivi e l’educazione socio-emotiva attraverso il cinema.
Il Concorso, dedicato alle opere prime, vede 9 film competere per il premio di 1000 euro: fra queste, l’esordio alla regia di Sonia Bergamasco Duse the Greatest, documentario frutto di lavoro di archivio e interviste ad attrici e sceneggiatrici che raccontano quanto il lavoro della Duse sia fondamentale per loro crescita professionale.
In gara anche The Balconettes, (che uscirà in febbraio in Italia, con Officine UBU), già passato dal festival di Cannes: opera prima di Noémie Merlant, co-sceneggiato dalla regista Céline Sciamma, che lo presenterà in sala e che sarà una delle ospiti illustri del Festival, che le ha dato Carte Blanche per un suo film del cuore. É Not a Pretty Picture di Martha Coolidge del 1975, di cui si vedrà l’anteprima italiana: la regista, anche lei come Sciamma impegnata sui temi della parità di genere e del #meetoo negli USA, porta sulla scena la sua esperienza personale di stupro affidandola ad un’attrice, anche lei vittima di stupro nella vita reale che interpreta se stessa.
Sempre dal Festival di Cannes arriva Holy Cow di Louise Courvoisier, vincitore delpremio Certain Regard-Youth e September Says, di Ariane Labed altra attrice che si cimenta alla regia, proviene della Weird Wave greca, interprete di Attenberg e The Lobster, è moglie di Yorogos Lanthimos. Della Mostra del Cinema di Venezia troviamo Familiar Touch di Sarah Ema Friedland, Leoncino d’Oro e Coppa Volpi per la Migliore Interpretazione Femminile, che racconta tema Alzheimer in modo del tutto nuovo e divertente. E Mistress Dispeller di Elizabeth Lo, presentato in Concorso in Orizzonti: film cinese che racconta la figura del mediatore matrimoniale.
Dal Sundance arriva in Concorso Never Look Away di Lucy Lawless, mentre da Locarno (Cineasti del Presente) La Gita Scolastica di Una Gunjak. Da Locarno, vincitore della sezione Piazza Grande, arriva anche Reinas di Klaudia Reynicke.
Altre ospiti illustri: Margarethe Von Trotta, a cui l’università di Firenze conferirà la laurea honoris causa, e che porterà a Firenze l’ultimo film, presentato alla Berlinale, Ingeborg Bachmann: Journey into the Desert, introdotto da una conversazione fra la regista e la giornalista e direttrice dell’Accademia del Cinema Italiano Piera Detassis. La Detassis sarà protagonista anche del progetto Cinema, l’Altra Storia – Le Registe che hanno cambiato il mondo, che si inaugura con il festival, e con la proiezione speciale di Golden Eighties di Chantal Akerman, ma che proseguirà con una lezione al mese, a partire da gennaio, mese che sarà anche dedicato a una retrospettiva sulla Akerman, programmata nei lunedì de La Compagnia. Lo ha ideato Detassis assieme alla critica cinematografica Raffaella Giancristofaro, che è parte della Giuria di questo’anno, assieme a Ilaria Feole, della Settimana Internazionale della Critica, e a Valeria Taglioni, programmatrice, organizzatrice e membro del programma LED- Leader Esercenti Donne (leggi qui)
L’attrice e regista Jasmine Trinca sarà invece al centro di una riflessione (l’Assemblea) che coinvolgerà le professioniste impegnate a vari livelli nell’industria del cinema, che si interrogheranno, in un incontro a porte chiuse, sulle buone pratiche da adottare per migliorare le condizioni di lavoro.
In programma anche una serie di cortometraggi, selezionati in collaborazione con Sentiero Film Factory: fra questi, Things that my Best Friend Lost di Marta Innocenti, Miglior Corto alla SIC di quest’anno.