direttore Paolo Di Maira

39° TORINO FF / Il Cinema torna in città

Sarà la musica a inaugurare e a chiudere la prossima edizione del Torino Film Festival, che si apre il prossimo 26 novembre con il musical messo in scena dagli animali di Sing 2 di Garth Gennings (che sarà nelle sale il 23 dicembre con Universal) e terminerà il 4 dicembre con Aline, il biopic su Celine Dion di Valerie Lemercier 

“Sing 2 rappresenta il punto di arrivo di un regista che ha esordito con videoclip e poi è stato scoperto dalle majors, un percorso nato quindi da uno spirito indipendente”, sottolinea il direttore del Festival, Stefano Di Francia Celle, mettendo in risalto l’affinità con la vocazione del Festival, nato nel 1982 come Festival Cinema Giovani e da allora affermatosi come “motore di trasformazione culturale e sociale, terreno di ricerca nuovi talenti e sperimentazioni innovative su scala internazionale” come lo ha definito l’assessore alla cultura della Regione Piemonte, Vittoria Poggio

La qualità di un cinema indipendente e che diventa strategico dal punto di vista economico e occupazionale grazie anche al fortissimo radicamento in città e sul territorio, e al coinvolgimento di un pubblico attento, giovane ed esigente: i tratti distintivi del festival sono tutti evocati dal suo bellissimo poster, la cui forza iconica è stata più volte citata durante la conferenza stampa di presentazione hanno sottolineato. Al cuore del manifesto, c’è il tema della complessità del cinema, aggiunge Di Francia Celle, spiegando che “quello che ci ha guidato nella costruzione di un programma che include 181 film è l’idea di cinema come inclusione, motore di miglioramento della società e valorizzazione delle sue eccellenze.” 

12 i film del Concorso, quasi tutte opere prime. Per l’Italia c’è Matteo Fresi autore sardo legato alla Scuola Holden, con Il Muto di Gallura, quasi un western ambientato in Gallura nell’800, con Andrea Arcangeli, distribuito in Italia da Fandango.

Legato a Torino, e al percorso formativo del Torino Film Lab, anche Feathers, di Omar El Zohairy (Francia/Egitto/Olanda/Grecia, 2021, DCP, 112′), che sarà distribuito in Italia da Wanted

In abbinamento ai film del concorso, saranno presentati i 12 corti di Torino 39 Corti. Qui sono due le opere italiane: La cattiva novella di Fulvio Risuleo, e La notte brucia di Angelica Gallo. 

8 i documentari del concorso internazionale, 9 quelli di ItalianaDoc

“La resistenza e le resistenze, il recupero della memoria, le lotte femministe, il tema dell’abort, sono alcune delle costanti dei documentari di quest’anno, – spiega il curatore della sezione, Davide Oberto, – il Sud America, l’Africa e il Mediterraneo le zone geografiche fra le più rappresentate. Si avverte l’esigenza di raccontare identità molteplici che non si fanno costringere in definizioni standard. Altro elemento è l’attenzione a come usare cinema come strumento di educazione.”

Curata da Oberto anche la selezione di Italiana Corti:  9 opere che rappresentano la produzione italiana più audace. 

Molto vivace il panorama del Fuori Concorso, dove troviamo Clint Eastwood, sia come meraviglioso  interprete 90enne del suo nuovo anti-western Cry Macho in cui rivede la sua stessa concezione del machismo; sia nel documentario che ripercorre i suoi 50 anni di carriera (Clint Eastwood: a Cinematic Legacy); due thriller: l’eccentrico It Snows in Benidorm di Isabel Coixet, e Human Factors del  bolzanino Ronni Trocker; 14 giorni, il nuovo film di Ivan Cotroneo, Blood on the Crown, con cui Davide Ferrario si cimenta nella coproduzione internazionale narrando gli eventi che portarono il popolo maltese a ribellarsi e liberare l’isola dall’occupazione britannica; Coda-I segni del cuore di di Sian Heder, prodotto e interpretato da Marlee Matlin, l’unica attrice sorda ad avere vinto l’Oscar alla migliore attrice per Figli di un dio minore. Il film sarà distribuito in Italia da Eagle Pictures; The girl in the Fountain di Antongiulio Panizzi, a metà tra documentario e finzione con protagonista Monica Bellucci, nel ruolo di Anita Ekberg (la Bellucci riceverà inoltre il Premio Stella della Mole per l’Innovazione Artistica 2021 e sarà protagonista di una delle mastercalss del festival, in cui dialogherà proprio con Panizzi sui temi affrontati nel film). 

Costanza Quatriglio, che esordì al TFF, ripercorre in Trafficante di Virus le vicende di Ilaria Capua, virologa di fama internazionale che subì accuse infamanti e ora dirige un centro di ricerca in Florida. E di esordi italiani (“un tema su cui vogliamo decisamente puntare” dice Di Francia Celle)  è ricca questa sezione del festival, che presenta inoltre Re Granchio di Alessio Rigo de Righi, Matteo Zoppis; La Svolta di Riccardo Antonaroli; La notte più lunga dell’anno di Simone Aleandri; Santa Lucia di Marco Chiappetta; Altri padri, l’esordio nella finzione di Mario Sesti con Chiara Francini. E ancora la serie tratta da un altro esordio cinematografico, Bangla, film rivelazione del 2019 di Phaim Bhuiyan ed Emanuele Scaringi, che riprende le vicende di Phaim, un ragazzo italiano di origine bengalese, mussulmano, che vive in un quartiere multietnico della periferia romana, Torpignattara. Fuori Concorso ospita infine anche gli 8 corti di Piemonte Factory, frutto del laboratorio per giovani registi curato da Alessandro Gaido con la direzione artistica di Daniele Gaglianone e girati nelle 8 province piemontesi anche con il sostegno di Torino Piemonte Film Commission. E, novità di quest’anno, i film realizzati con il supporto della film commission regionale non saranno più racchiusi dentro una sezione dedicata, ma “lasciati allo stato brado nelle varie sezioni del festival e contrassegnati con un bollino speciale all’interno del programma.”

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