direttore Paolo Di Maira

La prima call 2025 IDM finanzia 10 progetti

Sono dieci i progetti sostenuti dalla prima call del bando di IDM Film Commission Südtirol, che porteranno con sé 53 giornate di riprese sul territorio e il coinvolgimento di professionisti e aziende di servizi altoatesini sia durante la fase di lavorazione sui set che in post-produzione

Particolarmente attuale è il documentario Tesla Files (titolo provvisorio) diretto dall’altoatesino Andreas Pichler, che firma il trattamento insieme ad Anne v. Petersdorff, sul funzionamento interno di Tesla e della sua pericolosa scommessa con la nostra sicurezza e i nostri valori pubblici. Il film rivela come le strategie di Elon Musk – plasmare le narrazioni e mobilitare i seguaci – si estendano ben oltre Tesla, intrecciandosi con le sue crescenti ambizioni politiche. Un film che solleva inevitabilmente domande sul potere, la responsabilità e i confini del progresso. A produrlo la società Beetz Brothers film production di Berlino.

Bianco (titolo provvisorio) è il nuovo film di Daniele Vicari sulla figura di uno dei più grandi alpinisti di sempre, Walter Bonatti, e racconta una sfida unica: la scalata epica e tragica del ‘61 del Pilastro Centrale del Frêney, sul Monte Bianco, dove Bonatti fu protagonista insieme ad alcuni dei migliori alpinisti di quella generazione. Il film è una co-produzione internazionale Be Water Film, Tarantula insieme a Rai Cinema

Altre co-produzioni internazionali con l’Italia sono Switzerland (titolo provvisorio), il thriller di Anton Corbijn con Helen Mirren nei panni della scrittrice di gialli Patricia Highsmith, che vede coinvolta Lucky Red insieme alla produttrice inglese Gabrielle ( le riprese sono state realizzare a febbraio scorso e hanno interessato alcune location tra Bolzano e le località circostanti); Woodwalkers 3 (titolo provvisorio): il nuovo capitolo del family fantasy scritto da Gerrit Hermans e diretto da Jan Fehse, con protagonista Carag, il mutaforma metà umano e metà leone di montagna, cresciuto nelle terre selvagge delle Montagne Rocciose (la Val Senales) con la sua famiglia adottiva umana, alla quale ha sempre nascosto la sua vera identità. Prodotto dalle tedesche blue eyes Fiction e Studiocanal Film Production, insieme all‘austriaca Dor Film, l’altoatesina Filmvergnuegen e l’italiana Adler Entertainment, questo 3° capitolo vede al centro del racconto la sfida tra Craig e Andrew Milling, fino all’epica battaglia finale tra i due mutaforma.  tempesta, Amka Film Productions e Rai Cinema producono assieme il nuovo film di Leonardo Di Costanzo, Elisa – Io la volevo uccidere (titolo provvisorio), un dramma psicologico scritto dallo stesso regista insieme a Bruno Oliviero e Valia Santella. Nel cast l’attore franco-marocchino Roschdy Zem, Barbara Ronchi e Diego Ribon per raccontare la storia di Elisa, una ragazza di buona famiglia che è in carcere da 10 anni per avere ucciso brutalmente la sorella. I suoi ricordi confusi si chiariscono nell’incontro con il criminologo Alaoui, che conduce uno studio sui delitti in famiglia. La verità che emerge per Elisa è sconvolgente. Un dolore che forse è l’inizio di una redenzione. 

Sarà girato tra Bolzano e Merano Spaziergang nach Syrakus (titolo provvisorio): dramma commedia del regista tedesco Lars Jessen, scritto da Heide Schwochow e Rainer Schwochow e prodotto dalle tedesche Pandora Film con Florida Film. Il film narra il personaggio di Paul Gompitz di Rostock che, nell’estate del 1982, decide di recarsi a Siracusa sulle orme del poeta del XIX secolo Johann Gottlieb Seume e del suo famoso libro di viaggio Passeggiata a Siracusa, ma il suo piano sarà impossibile da raggiungere con mezzi legali.

La Val Badia, la Val Gardena, Bressanone, Brunico e Chiusa saranno invece le locations di Die Familie Schuen – Ladinien, Kleine Heimat, große Welt (titolo provvisorio): documentario di Wolfgang Moser, che firma anche il trattamento. La storia racconta di una famiglia di musicisti, originari della regione della Ladinia, che si è fatta conoscere a livello internazionale, esplorando questioni di identità, lingua e cultura centrali per il nostro mondo moderno. Produce la pre tv Gesellschaft für Film- und Videoproduktion di Vienna. 

Altro documentario, che ha per oggetto la storia vera e incredibile di una delle più grandi frodi artistiche mai commesse in Germania nel 2009, quando la polizia tedesca ha trovato più di 1000 statue di bronzo dell’artista svizzero Alberto Giacometti in un magazzino di Magonza, scoprendo così che, per più di un decennio, uno sconosciuto gallerista d’arte, uno stravagante conte tedesco e un misterioso falsario olandese hanno venduto i loro falsi a case d’asta, musei e istituzioni di tutta Europa. Il titolo provvisorio è Master Forger: è scritto e diretto da Stefano Strocchi e prodotto dalla tedesca Unknown Media

Due documentari sono iprogetti finanziati in fase di pre-produzine: Baumi – Ein Porträt über das was bleibt (titolo provvisorio) scritto e diretto da Martina Valentina Baumgartner, e Limbs of one Body (titolo provvisorio) di Kaspar Panizza prodotto dalle tedesche Tamtam Film e Postofilm.

Il primo è un ritratto del padre della regista, il produttore cinematografico altoatesino Karl „Baumi“ Baumgartner, scomparso nel 2014, per riflettere su ciò che rimane quando muore una persona a noi cara. Il docu film affronta il tema della perdita e della ricostruzione di una famiglia e offre uno sguardo intimo sulla storia personale del famoso produttore cinematografico, racconta il suo amore per il cinema, per la vita e le persone che ha incontrato lungo la sua strada. Il progetto è prodotto dalla società tedesca 70 Minutes Film. 

Al centro della narrazione di Limbs of one Body, le sorelle Fariba e Yulduz, fuggite in Europa grazie ad un’audace evacuazione orchestrata dall’Unione ciclistica internazionale (UCI), quando i talebani hanno riconquistato l’Afganistan nel 2021. Sotto la guida dell’icona del ciclismo Alessandra Cappellotto, le due sorelle da rifugiate vulnerabili sono diventate atlete di alto profilo e nel 2024 hanno rappresentatol’Afghanistan alle Olimpiadi di Parigi, diventando simboli di resilienza e speranza. Purtroppo, però, la loro famiglia nel frattempo è stata costretta a dividersi. Il padre, un tempo pediatra rispettato, deve affrontare un lungo processo di asilo in Germania e la madre ei fratelli, ancora in Afghanistan, vivono sotto costante minaccia.

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