Nell’anno del 15esimo compleanno di Rai Cinema e alla vigilia del proprio, che cadrà il 1 marzo 2016, 01 Distribution aprirà ancora una volta lo spazio delle convention delle Giornate Professionali di Cinema di Sorrento, martedì 1 dicembre, con un listino su cui “risplende” Hateful Eight di Quentin Tarantino, che sarà nei cinema il 4 febbraio.
Alla presentazione dei titoli seguirà la proiezione in anteprima del nuovo film di Matteo Rovere, Veloce come il vento, con Stefano Accorsi. Una scelta che parla della strategia di 01 di dare spazio ai giovani autori e al cinema italiano, specialmente in un evento di questo tipo, come spiega il Direttore Luigi Lonigro: “di fronte ad una platea di 1500 professionisti e addetti ai lavori riteniamo sia più giusto valorizzare i nuovi talenti. In passato abbiamo presentato autori più consolidati, ma per titoli che hanno già un forte appeal il valore aggiunto che si porta a casa è marginale. Questo film sarà una graditissima sorpresa per tutti e sarà accompagnato e presentato dal regista”.
Matteo Rovere sarà l’unico talent ospite di 01 perché, prosegue Lonigro: “abbiamo un listino molto corposo, e dopo tanti anni abbiamo ben chiaro che gli esercenti gradiscono soprattutto vedere i contenuti, ben condensati e costruiti con un montaggio serrato e brillante”.
Prosegue la vostra attenzione verso le opere prime?
Sì, anche nel primo semestre 2016 ne presenteremo una, l’esordio di Massimo Gaudioso, Un paese quasi perfetto, con Fabio Volo e Silvio Orlando e ne seguiranno altre nella seconda parte dell’anno.
Nuove leve e autori affermati, su tutti spicca Tarantino…
Sì, è il titolo di punta a cui è anche dedicato il nostro listino e ne presenteremo i materiali definitivi. Altrettanto importanti gli ultimi lavori di Giuseppe Tornatore, La Corrispondenza (14 gennaio) e di Paolo Virzì, La Pazza Gioia (3 marzo), di cui presenteremo i trailer.
Il 25 febbraio sarà al cinema anche il fantasy-epico Gods of Egypt, una mega produzione americana.
Avremo probabilmente anche le prime immagini di Free State of Jones, il film sulla guerra civile americana interpretato da Matthew McConaughey, che uscirà in maggio in tutto il mondo (il 19 in Italia) e che potrebbe essere “in odore di Cannes”. Un listino ricco, per tutti i target e per tutti i segmenti dell’esercizio, che promette un semestre straordinario, nel quale potrebbe trovare spazio anche Silence di Martin Scorsese.
C’è grande attesa, inoltre, anche per le opere seconde Smetto quando voglio 2 di Sydney Sibilia e In guerra per amore di Pif .
Quale invece il bilancio dell’anno che si chiude?
Il 2015 chiuderà in positivo rispetto all’anno precedente, sebbene non ci siano stati film italiani che abbiano superato i 20 milioni di euro al Box Office. Niente “punte di diamante” dunque, ma tanti prodotti medi che hanno permesso al cinema italiano di mantenere la quota di mercato al 20%.
Purtroppo siamo un mercato legato ai singoli prodotti, ogni film è un prototipo, ed è impossibile fare valutazioni a lungo termine. Siamo legati alla riuscita di un film e non sempre è sufficiente un mega budget per garantire un risultato. Prima si parlava di mercato anticiclico: quando c’era una recessione, il cinema vedeva crescere i suoi numeri, adesso non accade più. Bisogna pensare esclusivamente alla qualità del prodotto, a lanciarlo bene in un parco sale all’avanguardia e presente da Nord a Sud in modo uniforme, e cercare infine di far sì che la speranza di un mercato lungo almeno 11 mesi diventi realtà.
In che modo?
Pensiamo di poter presentare da maggio in poi importanti titoli anche di produzione italiana; gli esercenti lamentano la mancanza di prodotto nazionale in quel periodo, fatta eccezione per i film che escono in contemporanea con Cannes, noi stiamo cercando di indirizzare verso quelle date anche film italiani non legati ad eventi festivalieri.
I numeri dicono che l’iniziativa Cinema Days quest’anno è stata un successo. Ha un senso pensare di spostarli ancora più verso l’estate?
1 milione e 800 mila presenze sono un risultato notevole, ma un successo prevedibile grazie alla presenza di film importanti in uscita durante l’evento. Anche noi pensiamo di aver dato il nostro contributo alla riuscita dell’iniziativa facendo uscire Suburra nei primi giorni dell’iniziativa e anche con ‘la coda’ del film di Gabriele Muccino, Padri e Figlie.
Le Associazioni di categoria hanno trovato una giusta formula, per cui è ipotizzabile poter andare avanti sulla strada tracciata senza dover inventare nulla ma solo facendo piccoli aggiustamenti.
Ritengo che spostare Cinema Days in piena estate, almeno per ora, possa essere molto rischioso: c’è bisogno di consolidare l’evento per ricreare fiducia all’interno dell’industria. Fatto ciò, si può pensare ad altri periodi dell’anno.