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direttore Paolo Di Maira

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01/Grande Cinema Italiano

Il mercato sta attraversando un momento di difficoltà molto seria a causa di una serie di
congiunture e di circostanze sfavorevoli. Finora il prodotto nazionale ci aveva ‘salvato’, rispetto ai territori comparabili che non avevano una produzione locale in grado di fare la differenza nel momento in cui i titoli internazionali dessero risultati deludenti. Ma adesso, da quattro mesi a questa parte, stiamo pagando un conto davvero salato”.
Luigi Lonigro, Direttore di 01 Distribution, guarda con grande attenzione a quanto sta accadendo sul mercato italiano.
“Le mie previsioni, purtroppo, non sono buone. Fino alla ripresa di settembre, avremo ancora delle difficoltà. La crisi economica mondiale si sente moltissimo e, temo che sarà avvertita ancora di più in futuro. Ci avviamo a vivere un “anno
nero” per l’industria cinematografica italiana.”
Quali sono gli effetti peggiori della crisi?
A Nord il cinema ha tenuto, mentre al Sud la crisi ha colpito molto severamente le sale cinematografiche.
Il calo di frequenza degli spettatori è stato molto più significativo da Roma in giù. A parte “American Pie 4” e “The Avengers” i titoli americani che hanno ottenuto incassi importanti non ci sono stati, il che significa aggiungere la
crisi di prodotto a quella economica.
Come reagire?
L’industria deve pianificare al meglio le uscite per l’intero anno anche se dei singoli prodotti non otterranno delle performance ottimali. E’necessario pensare soprattutto al mercato facendo in modo che il pubblico non perda mai l’abitudine di andare al cinema e che apprezzi, in ogni stagione, la possibilità di vedere dei bei film.
I distributori devono mettere in condizione gli spettatori di andare al cinema tutto l’anno. Dobbiamo anche mettere mano alla politica dei prezzi per aiutare le famiglie in difficoltà a continuare ad andare al cinema, nonostante il momento. E’
vero, il cinema resta sempre la forma di divertimento più economica, ma la pirateria ha reso tale affermazione non del tutto vera, con parte del pubblico che si sente autorizzato a scaricare film piratati e a non pagare più il prezzo del biglietto. Bisogna dunque posizionare il prodotto seguendo una politica industriale di lungo periodo, e poi ragionare sulla politica dei prezzi, cercando di individuare le fasce e i giorni in cui il pubblico va meno al cinema. Le associazioni di categoria ricoprono, dunque, un ruolo cruciale per mettere in piedi una strategia seria che possa fare ripartire questa industria. In passato sono bastati alcuni prodotti di successo per dare il via ad una serie positiva, oggi sono necessari gli uomini e le loro idee.  In questo momento, poi, noi viviamo un momento storico in cui la pirateria ha svilito il valore
del cinema in quanto tale, rendendolo meno importante e tutt’altro che attraente per un certo tipo di pubblico. Quello che viene dato via gratis, perde di valore. La mancanza di attenzione delle istituzioni da questo punto di vista ha qualcosa di profondamente preoccupante. Non è possibile che in un momento storico come questo, dove ci sono a rischio posti di lavoro, aziende, un’intera industria, non si possa mettere mano ad una legge contro la pirateria, che deve difendere e preservare un patrimonio come quello del cinema. In un panorama del genere solo i film evento potranno sopravvivere, perché dati in day and date con il resto del mondo. I titoli medi, che escono a qualche settimana di distanza, invece, ottengono risultati sempre più modesti, perché la gente se li scarica. La pirateria è il vero nemico e nell’assenza di una
legge seria noi continueremo a vedere perdite su perdite.
Quali sono i vostri contatti a livello istituzionale?
L’Anica e le associazioni si stanno muovendo, ma continua a mancare il risultato. Mentre gli altri territori hanno delle leggi in materia, noi e la Spagna, quelli che stanno peggio, non siamo stati in grado di farla. Ed è questa situazione che rischia di trascinarci nel baratro dietro ad altre nazioni che fino ad oggi avevano quote di mercato assai modeste. In questo frangente, poi, qualcuno parla di tagliare la window del video…come se questa portasse ad una qualche soluzione! Noi dobbiamo lottare contro la pirateria e non dare allo spettatore la sensazione che tutto si acceleri ancora di più. E’ necessario, ormai, mettere in piedi una strategia industriale importante.
Parliamo del listino che presentate a Riccione
E’ un line up di titoli abbastanza diverso rispetto a quelli presentati negli ultimi undici anni. Per una precisa scelta aziendale, ci sarà meno cinema d’acquisizione e i film americani che proporremo saranno soltanto dei top titles ovvero dei blockbusters, oppure film di grandi autori. In compenso il cinema italiano aumenterà sia nel segmento commerciale che in quello di qualità. L’anno scorso abbiamo raggiunto una quota di mercato tra l’11 e il 12% raggiungendo il market
share più alto della storia di 01, numeri che riusciremo sicuramente a ripetere, forse migliorando anche la nostra quota di mercato. Noi iniziamo il nostro listino con il nuovo film di Marco Bellocchio “Bella addormentata” con Alba Rohrwacher
e Toni Servillo, “Tutti i santi giorni” di Paolo Virzì e “Reality” di Matteo Garrone. A Venezia potrebbe essere presentata la nostra proposta di qualità per il Natale, ovvero l’ultima opera di Terrence Malick “To the wonder” interpretata da Rachel McAdams, Rachel Weisz, Jessica Chastain e Javier Bardem. A novembre uscirà la seconda prova da regista di Massimiliano Bruno intitolata “Viva l’Italia” con Ambra Angiolini, Michele Placido, Alessandro Gassman e Raoul Bova. Poi ci saranno i Fratelli Vanzina con “Ho trovato l’America” interpretato da Dario Bandiera e Ricky Memphis. Seguirà il ritorno di Cetto La Qualunque con “Tutto Tutto Niente Niente” che sarà la nostra grande proposta natalizia. Poi avremo “Pazze di Me” di Fausto Brizzi e l’esordio alla regia di Alessandro Siani intitolato “Principe abusivo” con lo stesso Siani, Christian De Sica e Sarah Felberbaum. Tra le anticipazioni, abbiamo la nuova trasposizione di “Romeo and Juliet”, il nuovo lavoro di Daniele Luchetti, “Educazione Siberiana” di Gabriele Salvatores che presenteremonell’inverno del 2013 così come il nuovo film diretto da Robert Redford.  Un listino importante, ricco e di grande varietà.

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