Un listino che “non lascia scoperti spazi di mercato, con un cotè autoriale e drammatico importante che affianca la commedia”: è questa l’offerta di 01 Distribution per il 2015.
Le aspettative sono alte, spiega il suo direttore, Luigi Lonigro, soprattutto dopo un 2014 eccezionale per la divisione distributiva di Rai Cinema, che aveva chiuso il primo semestre dell’anno con un market share del 16%: “Il primo semestre è andato molto bene per noi, considerato anche la carenza di prodotto importante delle major companies che invece è uscito nella seconda parte dell’anno ed ha performato bene, portando la nostra quota di mercato al 14%. Per fine anno, comunque, pensiamo di riportarci sul 15-16%, che sarebbe il nostro record di tutti i tempi. Siamo ripartiti con “Confusi e Felici”, (2,9 milioni di box of- fice) e con “Il giovane favoloso”, il film italiano più visto della stagione cinematografica in corso, che ha totalizzato 4,9 milioni di € (dati al 10 novembre). Il 20 novembre sarà la volta di “Scusate se esisto”, seguito il 27 da “Ogni maledetto Natale”.
Il 3 dicembre distribuiremo “Scemo & più Scemo 2” e poi, il 18, “Il ragazzo invisibile” di Gabriele Salvatores, che sarà la nostra proposta natalizia.”
Un anno eccezionale per 01, in controtendenza rispetto ad una complessiva flessione del pubblico.
Fino ad ora il contesto era paritetico a quello dello scorso anno, solo che a questo punto arrivava sugli schermi “Sole a catinelle” a cambiare le cose.
L’anno scorso però, c’era solo il film di Zalone a spopolare per quasi un mese, quest’anno la quantità di prodotto è sicuramente maggiore, e crediamo che “Andiamo a quel paese” di Ficarra e Picone, “Interstellar” di Christopher Nolan, “Scusate se esisto” di Riccardo Milani, “La scuola più bella del mondo” di Luca Miniero, l’ultimo “Hunger Games” e “Scemo & + scemo 2” possano, nel loro complesso, arrivare molto vicino ai 55 milioni dieuro incassati dal film di Zalone.
Non sono pessimista perché fin’ora il mercato ha tenuto anche in presenza di un’estate in cui l’offerta di prodotto è stata molto debole.
Anche noi siamo stati assenti nel periodo estivo non avendo né titoli italiani in concorso a Cannes né acquisizioni internazionali da far uscire in contemporanea con gli Stati Uniti.
Ripensare la festa del cinema (che in Italia è stata un flop, ma in altri paesi, come la Spagna ha raggiunto cifre record), insistere sulla multiprogrammazione: pensa siano azioni utili a invertire la tendenza?
Non credo che questi strumenti abbiano la forza di cambiare le sorti e i numeri del mercato.
Detto questo, è importante comunque sostenerli: nelle riunioni interassociative si sta ripensando alla Festa del Cinema, alla tipologia dell’evento, alla sua durata, perché è sicuramente utile a far parlare di cinema e a riavvicinare gli spettatori più distratti.
Per quanto riguarda la multiprogrammazione, ritengo che possa diventare importante soprattutto per quella fascia d’esercizio che comprende i monoschermo e le sale con al massimo due schermi, che così potranno proporre un’offerta differenziata e innovativa al loro pubblico di riferimento.
Per noi distributori credo cambierà poco, sicuramente questo strumento non andrà ad incidere in modo determinate sui fatturati generali, ma per il bene dell’industria è giusto lavorarci.
Cosa, allora, potrebbe far crescere i numeri?
In primis, una lotta più forte alla pirateria, a seguire il prolungamento della stagione e quindi l’uscita day and date con gli USA e con i territori europei importanti per il prodotto internazionale. Ormai il marketing è globale, planetario, ci invade col web, quello territoriale esiste solo per i prodotti domestici, non sfruttarlo vuol dire perdere un’occasione importante. Abbiamo visto che titoli che sono arrivati da noi molti mesi dopo l’uscita americana (ma anche dopo l’uscita negli altri paesi più vicini a noi) sono stati penalizzati.Ogni titolo, italiano o internazionale, per poter performare al meglio, deve arrivare in sala nel momento della sua massima esposizione.
Il prolungamento di stagione richiede anche un diverso impegno promozionale.
Le associazioni stanno lavorando su questo e a brevissimo verrà fuori un documento propositivo. Alcuni punti sono già stati individuati e al più presto verranno ufficializzati. L’obiettivo è appunto quello di normalizzare il nostro mercato, con un’offerta più ‘umana’, più lunga e serena.
Torniamo all’offerta di 01. Quali sono i titoli più forti dell’anno nuovo?
L’anno inizierà con la ‘forza devastante’ del nuovo film di Alessandro Siani “Si accettano miracoli”, poi il 22 gennaio ci aspettiamo grandi cose dalla commedia di Paolo Genovese “Sei mai stata sulla luna?”
Nel campo delle acquisizioni, crediamo molto a “Tutto può accadere a Broadway” (“She’s funny that way”) di Peter Bogdanivich, vera e propria sorpresa a Venezia, e al nuovo film di Gabriele Muccino “Fathers and Daughters” con Russel Crowe, Amanda Seyfried e Aaron Paul.
Per quanto riguarda i grandi autori, “Latin Lover” di Cristina Comencini con Angela Finocchiaro, Virna Lisi e Valeria Bruni Tedeschi, “Mia Madre” di e con Nanni Moretti, John Turturro e Margherita Buy e “Il racconto dei racconti” di Matteo Garrone con Vincent Cassel e Selma Hayek sono le nostre punte di diamante, ma pensiamo che faranno la loro parte anche titoli come “Hungry Hearts” di Saverio Costanzo nelle sale dal 15 gennaio, forte delle due Coppe Volpi a Venezia, (ai protagonisti, Alba Rohrwacher e Adam Driver), o “The Search” di Michel Hazanavicius, uno dei nostri tre titoli francesi molto importanti, assieme alla commedia campione di incassi in Francia “Non sposate le mie figlie!” di Philippe de Chauveron, e a “Samba”, degli autori di “Quasi amici”, Olivier Nakache e Eric Toledano.
Un listino molto articolato, direi un mix quasi paritario fra commedia e cinema d’autore e con il tocco d’azione di “The Gunman” di Pierre Morel, con Sean Penn.
Distribuirete anche “Se Dio vuole”, l’esordio alla regia di Edoardo Falcone, sceneggiatore di “Confusi e Felici”.
Sì, speriamo che Falcone riuscirà a portare la sua brillante vena di sceneggiatore dall’altra parte della macchina da presa ed avere così un prodotto interessante.
Fra le opere prime e seconde, oltre a “Se Dio vuole”, le scommesse di quest’anno sono il film di Giorgia Farina “Hanno ucciso Napoleone” con Micaela Ramazzotti e Libero di Rienzo, che uscirà il 26 febbraio, e “Poli opposti” di Max Croci, una commedia interpretata da Sa- rah Felderbaum e Luca Argentero, che uscirà nella seconda parte della stagione.