direttore Paolo Di Maira

” MOBILE TV: Italia Leader nel Mondo ”

 


“La vera domanda da porsi non è “˜perché l’Italia?’, ma “˜perché non l’abbiamo fatto prima?’ “Così il direttore Paul Johnson, spiega perché l’Italia sia stata scelta come paese d’onore della quarantaquattresima edizione del MipTv di Cannes.
“Quello italiano “” aggiunge Johnson – è uno dei principali mercati presenti al MipTv in termini di partecipazione e di volume di affari. In più, il successo internazionale della produzione nell’ambito di cinema e di televisione, i nomi dei grandi registi e produttori del vostro paese, rappresentano una motivazione strategica rilevante per tributare questo omaggio.” Paul Johnson evidenzia come questo importante riconoscimento per il nostro paese arrivi in una fase nuova dell’audiovisivo nazionale.


Qual è “” in questo quadro “” l’elemento che deve fare più riflettere?
Gli italiani sono tra i migliori filmakers e creatori di contenuti televisivi del mondo. L’Italia è una delle prime cinque nazioni che ha avuto un impatto estremamente significativo per quanto concerne l’esportazione di programmi intorno al mondo. Con quattro milioni di abbonati al servizio di telefonia mobile 3G, l’Italia guida il mercato della distribuzione su telefonia cellulare, avendo “” inoltre “” il più alto tasso di penetrazione in Europa. Non c’è dubbio che il vostro paese sia “” in questo momento “” anche il più importante mercato per la telefonia mobile nel vecchio continente. Nell’arco di pochissimo tempo l’Italia si è imposta come guida della rivoluzione collegata alla telefonia mobile. In questo senso gli operatori ogni altro paese stanno guardando al modello italiano per sviluppare strategie di consumo altrettanto efficaci.




Ma l’Italia è anche il paese dove il dibattito politico e industriale sulle nuove tecnologie segue direttamente lo sfruttamento tecnologico”¦

Questo è esattamente il motivo per cui scegliamo determinate nazioni come paesi d’onore del MipTv. Credo che comprendere l’intera prospettiva di uno scenario con tutte le sue caratteristiche e contraddizioni sia la chiave per capire e identificare anche qual è la strada del successo e cosa serva per percorrerla. A parte Giappone e Corea, l’Italia è il paese numero uno per quel che riguarda la distribuzione di contenuti per telefonia mobile. L’Europa stessa è più avanti degli Stati Uniti nella distribuzione di questi contenuti.


Come ha reagito il mondo dell’industria internazionale alla vostra decisione di eleggere l’Italia come paese protagonista dell’edizione 2007?
Molto bene: c’è un grande interesse nei confronti dell’Italia e del suo mercato che sotto tanti punti di vista rappresenta una sorta di case study. Tanti operatori sono molto curiosi di capire come adattare alle proprie realtà  le situazioni di maggiore successo in Italia, sviluppando strategie che partono proprio dall’esperienza italiana. Soprattutto i paesi vostri principali concorrenti sono interessatissimi a comprendere meglio il mercato italiano.
Del resto c’è da aspettarsi che tutta questa attenzione si tramuti in qualcosa di più concreto. Negli anni passati tutti i paesi d’onore del Mip hanno registrato un aumento del proprio volume di affari. La Corea, qualche anno fa, ha registrato un incremento del cento per cento. Il Mip, in questo senso, rappresenta sempre una grandissima opportunità  per sviluppare sempre più il proprio volume di affari.


Dal punto di vista squisitamente strategico cosa è cambiato, nel corso del tempo, per il Mip?
Il Mip, nel corso degli anni, si è evoluto seguendo le esigenze dell’industria dell’audiovisivo mondiale.
A differenza di dieci anni fa, oggi, non basta più creare uno spazio dove vendere e comprare programmi. Un cambiamento è stato necessario per evidenziare lo sviluppo della catena dei diritti e della creazione del valore.
Oggi è fondamentale andare ad analizzare la creazione, la produzione e la distribuzione dei contenuti.
Sono questi i tre momenti chiave dell’industria attuale dell’audiovisivo evidenziando in diversi momenti il valore di alcuni nuovi talenti.
Oggi come oggi è fondamentale per qualsiasi società  operi in questo settore capire come sviluppare, finanziare e produrre contenuti televisivi.


M.S.


Cinema&Video International  3/4-2007 

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